Roberto Costa ad Asiago è nato, è cresciuto, ha tirato su una famiglia e ha coltivato questa sua passione viscerale alimentandola con una macchina fotografica. Prima, quando lavorava all'Enel, fotografava nel tempo libero. Oggi, che è in pensione, lo fa tutti i giorni. I soggetti? L'altipiano di Asiago, la sua natura, la sua flora, la sua fauna. Soprattutto la fauna. Da quarant'anni, quando Costa si mette al collo la reflex ("…niente digitale, tengo duro…") è per andare là dove sa lui. Dove ha il capanno, dove c'è da allestire un appostamento, dove ha disseminato semi ed altro con lo scopo di attirare gli animali. Per studiarli, per capirli, per confondersi con loro, per fotografarli. Con discrezione, con costanza, con dedizione totale. Roberto Costa di ogni prato, di ogni bosco, di ogni anfratto dell'altipiano conosce i segreti, perché lì c'è stato di notte e di giorno, col sole e con la pioggia. Lì ha scattato migliaia di foto. Lunghe attese per cogliere il momento, l'attimo, la luce giusta. Sempre da solo. Spiando con il corpo supino sulla neve, mimetizzato tra gli arbusti. Ascoltando se stesso e la natura. Per ore, per giorni, per anni.
ALL'INTERNO TUTTO FOTOGRAFIE A COLORI CON DIDASCALIE IN ITALIANO E INGLESE.
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