Il romanzo dello spagnolo Andres Pascual è una storia che parte dalla morte di un lama studioso della medicina dei suoi predecessori e si concretizza in lungo viaggio in una cultura per certi versi totalmente sconosciuta, se non a pochi iniziati.
E' il Tibet, con il suo doloroso carico di incertezze e di speranze, diviso tra un passato che niente ha cancellato e un presente in cui la libertà è una illusione spezzata.
Se siete alla ricerca di un romanzo coinvolgente, che vi introduca nell'atmosfera della vita dei lama, alla ricerca di un antico messaggio, tra pericoli, minacce, misteriosi sicari e cultura millenaria, allora non esitate. Insieme al protagonista svelerete l'arcano, scoprendo eterne verità che sfuggono alla mente degli occidentali.
Dettagli del libro
· Titolo: Il guardiano del fiore di loto
· Autore: Andres Pascual
· Editore: Mondadori
· Data di Pubblicazione: 2007
· Traduttore: Roberta Bovaia
· ISBN: 8804585398
· Pagine: 356
· Formato: copertina rigida
· Prezzo di copertina: 18,50 euro
· Stato: libro nuovo
Non mancano che poche ore al momento in cui il Lama Lobsang Singay darà inizio a una conferenza presso l'università di Harvard. Il suo intento è quello di mettere a parte la comunità scientifica dei suoi studi sull'integrazione tra la medicina occidentale e la sapienza degli sciamani tibetani. Muore però nella sua camera d'albergo, senza riuscire a chiamare aiuto, di un malore che fin dalle prime indagini si rivelerà sospetto. Sarà compito di Jacobo, giovane cooperante delle Nazioni Unite, accompagnare la salma fino in Tibet per le esequie. Nel difficile viaggio, il giovane non solo cederà alla tentazione di indagare su una morte dietro la quale si staglia inquietante l'enorme ombra del governo cinese, ma si metterà all'inseguimento di un'ombra ancora più sfuggente di fronte alle luminose vette himalayane: se stesso.
Scritto con estremo garbo, questo romanzo di un assoluto esordiente ha un ritmo quasi perfetto. Un inizio un po' placido, forse, ma che immette gradatamente nell'azione. Una quantità impressionante di informazioni sulla cultura tibetana viene annegata senza parere nella trama, con particolare riferimento allo sciamanesimo, alla medicina e alla possibilità di cura tramite i mantra e il canto armonico. La caratterizzazione dei personaggi, protagonisti e comprimari, è invece ottima, eseguita con poche, sapienti pennellate emotive ed espressive. In sintesi un romanzo che si fa leggere tutto d'un fiato e che immerge quasi da subito in un mondo di cui poco si sa, anche se molto si parla.
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