GIORGIO BOCCA
ANNUS HORRIBILIS
Collana "Serie Bianca Feltrinelli"
1^ edizione gennaio 2010
Copertina morbida con bandelle, legatura editoriale, pagine 158, formato cm. 14X22
Stato di conservazione: NUOVO come da foto
Giorgio Valentino Bocca: nacque a Cuneo il 18 agosto 1920. Nel periodo dell'università, fece parte del Gruppo Universitario Fascista e combatté la seconda guerra mondiale nel corpo degli Alpini. In quel periodo però conobbe Benedetto Dalmastro che era a sua volta amico di Duccio Garimberti e sarà anche in seguito a questo incontro che le sue idee politiche muteranno radicalmente. Dopo l'armistizio Giorgio Bocca partecipò alla lotta partigiana e diverrà prima comandante della Decima Divisione Giustizia e Libertà e poi responsabile dei tribunali partigiani, incarico che lo porterà a firmare anche una condanna a morte.
Fin da giovanissimo aveva manifestato un grande amore per la scrittura, collaborando anche con la stampa locale. Finita la guerra, riscoprirà questa passione e dopo avere scritto numerosi articoli per il giornale legato a Giustizia e Libertà, iniziò a lavorare per la Gazzetta del popolo e, in seguito, all'Europeo. Negli anni 70 divenne inviato speciale per il quotidiano Il Giorno. Risale a quel periodo una sua infelice affermazione circa l'inesistenza delle Brigate Rosse, che riteneva essere un'invenzione dei servizi segreti dello Stato, che ebbe però in seguito il coraggio di ritrattare. Nel 1976, fu tra i fondatori de La Repubblica, giornale con il quale mantenne sempre una collaborazione, così come avvenne per il settimanale L'Espresso e la sua rubrica L'antitaliano.
Dette un apporto importante anche all'informazione televisiva, collaborando e conducendo importanti trasmissioni soprattutto per le reti Mediaset, tra le quali ricordiamo Prima pagina, Dovere di cronaca e Dentro la notizia. Nella sua lunga carriera ha avuto numerosi riconoscimenti, tra i quali una laurea honoris causa in Lettere, conferita dall'Università degli Studi di Bari e nel 2008 venne insignito del premio giornalistico Ilaria Alpi alla carriera.
Ha pubblicato moltissimi libri, tra i quali citiamo Miracolo all'italiana (1962), Nenni quarant'anni dopo (1964), La Resistenza nel saluzzese (con Mario Giovana e Giampaolo Pansa,1964), L'Italia fascista (1973), Storie della Resistenza (1976), I signori dello sciopero (1980), Il filo nero (1995), L'Italia l'è malada (2005). Giorgio Bocca è morto il 25 dicembre 2011 a novantuno anni.
Il libro è suddiviso in dodici capitoli, senza prefazioni né post scriptum. Ecco l'elenco dei dodici capitoli:
· I fascisti al governo
· La marea nazista
· La dittatura morbida
· Il tiranno che vuole essere amato
· Il sultano
· Il populista
· Papi
· La grande crisi
· Criminalità globale
· Tramonto dell'operaismo
· Le nuove guerre
· Sulla modernità
La crisi economica e l'autoritarismo strisciante, il circo berlusconiano e il discredito internazionale. Il suicidio della sinistra e il ritorno dei fascisti. L'Italia delle ronde e l'Italia dei respingimenti. Il 2009 sarà ricordato come un anno nero della nostra storia. Un anno in cui molti nodi sono venuti al pettine, tutti insieme, e ci hanno riconsegnato un paese stanco, involgarito, ripiegato su se stesso e sui suoi atavici difetti. Giorgio Bocca racconta il nostro Annus Horribilis con la veemenza e l'intransigenza di cui può essere capace solo un grande "antitaliano" come lui. La sua è un appassionato j'accuse contro i mali apparentemente inestirpabili della nostra vita pubblica: il trasformismo, l'opportunismo, la memoria corta, la furberia diffusa, l'impunità, l'ossequio al potente di turno.
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