Test Monouso per Olio di Frittura e altre attrezzautre vedi foto 3402970061
Test Monouso per Olio di Frittura
Test Monouso per Olio di Frittura e altre attrezzautre vedi foto 3402970061
Test semplicissimo che permette di valutare se lâ€(TM)olio di frittura può essere di nuovo utilizzato. Questo particolare tester controlla infatti la qualità dellâ€(TM)olio di frittura in percentuale CP (composti polari) e permette di valutarne il grado di ossidazione. Permette di di avere fritture croccanti e sicure e di evitare la pericolosa diminuzione del punto di fumo. Test Monouso per Olio di Cottura - conf. 5 pz euro 15,00
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razie al test per olio di frittura potrete friggere in tutta tranquillità, sicuri che gli alimenti che cucinerete non nuoceranno alla salute.
La Circ. MINISAN 11.1.91 n. 1 impone infatti l'utilizo di olio di frittura con una percentuale di composti polari inferiore al 25% per salvaguardare la salute dei consumatori.
Utilizzando inoltre un olio con una percentuale elevata di composti polari si diminuisce notevolmente il punto di fumo dell'olio stesso, pregiudicando la qualità degli alimenti e mettendo a rischio la salute sia dei consumatori sia di chi prepara il cibo. Il punto di fumo infatti è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a decomporsi (idrolizzarsi) alterando la propria struttura molecolare e formando acroleina, una sostanza tossica e cancerogena, come constatato da numerose ricerche.
Circolare del Ministero della Sanità n. 1 dellâ€(TM)11-01-1991
La progressiva alterazione dell'olio e dei grassi durante il processo di frittura si evidenzia attraverso una serie dicambiamenti fisico-chimici (intensificazione dei colore: scurimento, aumento della viscosità, aumento della tendenza aformare schiuma, abbassamento del punto di fumo).La causa di queste modificazioni è l'ossidazione della componente trigliceridica con formazione di perossidi, , acidi grassi liberi e polimeri, composti votatili di vada natura.L'entità di queste trasformazioni è dipendente dalla temperatura e dal tempo di utilizzo, dalla presenza in tracce di metalliche fungono da catalizzatori dell'ossidazione, dalla natura degli alimenti posti in frittura, dalla composizione dell'olio dipartenza. Le differenze nel contenuto in acidi grassi degli oli e dei grassi sono di primaria importanza nel determinare al riscaldamento.In particolare gli oli ed i grassi ad alto grado di insaturazione (soprattutto polinsaturi) sono meno indicati, in quanto ai trattamenti termici prolungati e ripetuti. L'olio d'oliva, ad esempio, è da considerarsi tra quelli più stabili.Tenuto conto che il contenuto di costituenti polari è un buon indicatore dello stato di deterioramento, l'istituto superiore di sanità, che da tempo studia il problema, ritiene, in analogia a quanto previsto dalla legislazione di altri Paesi, che sia opportuno che il tenore di composti polari non superi 25 g/100 g negli oli e nei grassi utilizzati per la frittura degli alimenti.
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