Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 2
Superficie (mq) : 90
Ascensore : Si
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : Box
Vendesi ampio bilocale con taverna fuori terra collegato al box singolo, composto da: Sala-cucina, camera matrimoniale, bagno con vasca, taverna con bagno/lavanderia con doccia. Bagni entrambi finestrati. Taverna fuori terra di circa 30 mq collegata la box singolo con cler motorizzata. terrazzo di circa 20 mq. Completa di inferiate di sicurezza, zanzariere e tenda da sole motorizzata e con sensore pioggia-vento-sole, predisposizione aria condizionata, predisposizione antifurto. Riscaldamento autonomo. L'immobile è situato in località Passirano di Carnate a: 2 km dall'imbocco tangenziale Est, 2 km dal supermercato Il Gigante di Usmate, 3 km dalla stazione FS di Carnate Usmate, a poche centinaia di metri dal parco del Molgora (per camminate/passeggiate, corse o itinerari paesaggisti). Lâ€(TM)origine di Carnate viene fatta risalire da Ignazio Cantù[3] ai Carnuti, popolo della Gallia transalpina, lâ€(TM)attuale Francia. Lâ€(TM)origine di Passirano è invece di epoca romana: probabilmente il nome deriva da quello di un romano, Passirius, che aveva un “fundus†in questa zona[4]. Nei dintorni di Carnate è stato ritrovato il coperchio di un sarcofago romano del III secolo DC, oggi conservato nella villa sei-settecentesca Fornari-Banfi. Le invasioni barbariche che si susseguirono dal V al VI secolo portarono in Italia anche i Longobardi (569), che si stabilirono a Pavia e Monza, lasciando traccia delle loro vestigia anche a Carnate, come testimonia Maria Paola Canegrati nel suo libro[5]. Nel medioevo il territorio della Lombardia era diviso in contadi rurali, il più antico dei quali viene considerato quello della Martesana, di cui Carnate faceva parte, con Vicomercate (Vimercate) capoluogo. A Vicomercate risiedeva il magistrato togato di tutto il contado. In questo periodo Giovanni Dozio[6] colloca la presenza di una chiesa a Carnate dedicata ai santi Cornelio e Cipriano (X secolo). La chiesa di Carnate era una cappellania sotto la giurisdizione della Pieve di santo Stefano di Vimercate. Il primo documento scritto che ne testimonia lâ€(TM)esistenza è del 1021 dove Carnate è definito “vicus et fundusâ€. Un atto notarile del 1072 documenta il lascito di una selva e un campo, siti in Carnate, da parte di Andrea del fu Arialdo detto di Luvaria, alla chiesa di santo Stefano di Vimercate e alla chiesa dei santi Cornelio e Cipriano di Carnate[7].
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