CAOLINO MICRONIZZATO 10 micron (PALLET DA 24 SACCHI DA 20 Kg),
PER TRATTAMENTI FOGLIARI.
In agricoltura convenzionale, integrata, biologica, in pieno campo o in serra, il
Caolino, in polvere per uso agricolo, migliora i frutti e protegge la vegetazione
delle colture, come olivo, vite, melo, pero, kiwi, ortaggi.
Il caolino ostacola l'insediamento e la diffusione di insetti, funghi e batteri,
protegge dalle alte temperature e dalle carenze idriche.
Corroborante, induttore di resistenza, consentito in agricoltura biologica ai sensi
del regolamento CE 889/2008 e successive modificazioni.
Infine può essere acquistato liberamente ed utilizzato senza alcuna limitazione
da parte dell'utilizzatore.
ANALISI CHIMICA MEDIA
Al2O3: 33,4%
SiO2: 53,6%
TiO2: 1,1%
Fe2O3: 0,5%
MgO: 0,1%
CaO: 0,1%
K2O: 1,5%
Na2O: 0,2%
PaF: 9,9%
ANALISI MINERALOGICA
Caolinite: 66%
Quarzo: 16%
Feldspato: 5%
Illite: 13%
CARATTERISTICHE TECNICHE
Superficie specifica: 12 m2/g;
Bianchezza R 457: 78%;
Umidità: max 1%
Peso specifico: 0,45 kg/dm3;
pH: 7,5.
CARATTERISTICHE FUNZIONALI E CAMPI DI UTILIZZO
Caolino su olivo
Il caolino si rivela sicuramente efficace contro la mosca delle olive, Bactrocera
oleae, ostacola la diffusione di Homalodisca vitripennis, vettore della Xylella
fastidiosa batterio responsabile del Complesso del Disseccamento Rapido dell'Olivo
(CoDiRO).
Inoltre è efficace in prevenzione contro la rogna dell'olivo, la tignola dell'olivo,
Prays oleae, così come per la cocciniglia mezzo grano di pepe, Saissetia oleae.
Infine migliora la qualità dell'olio, aumentandone il contenuto di clorofilla
e di carotenoidi, e diminuendone i perossidi e i coefficienti di assorbimento all'ultravioletto.
Inoltre, le olive trattate col caolino dimostrano una riduzione del contenuto di
acido palmitico e linoleico, con aumento positivo del contenuto di acido oleico.
Si osserva pertanto maggiore stabilità ossidativa e una maggiore shelf-life dell'olio
delle piante trattate col caolino.
Caolino su vite
Ostacola l'infestazione del moscerino della frutta, Drosophila suzukii, e
della tignoletta della vite, Lobesia botrana.
Limita fortemente la popolazione della cicalina verde (Empoasca vitis) e della ciacalina
gialla (Zygina rhamni).
Riduce lo stress idrico, le bruciature fogliari, migliora la qualità dei grappoli
e del vino, aumentando il contenuto di polifenoli e l'acidità totale dell'uva.
Caolino su melo e pero
Previene la rugginosità e migliora la finitura dei frutti. Si rivela efficace contro
la psilla del pero, Cacopsylla pyri.
Riduce gli attacchi dei patogeni della ticchiolatura del melo, Venturia inaequalis,
e del colpo di fuoco batterico delle pomaceae, Erwinia amylovora.
Il trattamento autunnale è efficace nel controllo della popolazione dell'afide
grigio del melo Dysaphis plantaginea.
Caolino su ortaggi (pomodoro, carciofo, cetriolo, melone, zucca, zucchine, anguria).
Su colture orticole
Su pomodoro, si rivela efficace contro la spaccatura del frutto, contro il marciume
apicale (apice nero) e per migliorare la colorazione. Inoltre aumenta la tolleranza
delle piante ai suoli e alle acque con alto contenuto salino.
Su carciofo, contro l'atrofia del capolino e altre fisiopatie.
Sulle Cucurbitaceae, cetriolo, melone, zucca, zucchine, anguria, ostacola gli afidi
responsabili della diffusione del virus CMV (Cucumber Mosaic Virus).
Caolino su agrumi
Controlla i tripidi e i lepidotteri come la minatrice serpentina, Phyllocnistis
citrella.
Caolino sui piccoli frutti (mirtillo)
Riduce la temperatura delle bacche, aumenta il numero dei frutti e delle gemme,
anticipa l'epoca di maturazione.
Per tutte le piante da frutto
E' efficace nella prevenzione dei Ditteri Tefritidi, come la mosca della frutta,
Ceratitis capitata (Wikipedia), la mosca delle ciliegie, Rhagoletis cerasi, e la
mosca del noce, Rhagoletis completa.
Riduce la formazione di frutti doppi su pesco Prunus persicae.
In frutticoltura protegge i frutti ed è repellente contro la cimice asiatica, Halyomorpha
halys (Wikipedia), BMSB.
Caolino sulle colture erbacee
Su colza protegge dall'attacco del meligete, Meligethes aeneus (Veneto_agricoltura).
Caolino in floricoltura e orticoltura
Contro le crisi da trapianto, contro lumache e lepidotteri (cavolaie).
Previene cascola, rugginosità, ticchiolatura, necrosi fogliare, defogliazioni, lesioni,
ustioni e calo di produzione.
Migliora le caratteristiche chimiche, sanitarie e di conservazione post-raccolta
dei frutti.
Migliora vistosamente il metabolismo delle piante, l'accrescimento e la colorazione
dei frutti, in pieno campo o in serra.
MODALITA' D'USO
La modalità d'uso del caolino prevede la sua applicazione in sospensione acquosa.
Può essere irrorato con nebulizzatori e atomizzatori manuali e meccanici.
La concentrazione varia tra 0,2 Kg e 5 Kg / 100 litri d'acqua.
All'acqua possono essere aggiunti vari fitofarmaci che normalmente risultano
compatibili, data la bassa inerzia chimica del caolino.
E' sempre buona norma accertare preventivamente che il caolino non si depositi
a seguito dell'aggiunta di altri composti.
Inoltre è sempre consigliabile adottare dei semplici accorgimenti per la corretta
formazione della sospensione.
Per ottenere un prodotto ottimale si consiglia di:
versare un po' di acqua sul fondo della botte;
accendere l'agitatore;
versare il caolino;
aggiungere la restante parte di acqua.
Non bisogna inoltre dimenticare che una caratteristica dell'acqua è l'elevata
tensione superficiale.
Pertanto su superfici lisce - per esempio la ceramica dei sanitari -
essa non si spande e non bagna uniformemente, ma si raccoglie in gocce o cordoli.
In tal caso è necessario pretrattare l'acqua aggiungendo una sostanza a funzione
tensioattiva, possibilmente qualificata per l'uso in agricoltura biologica,
che abbassi la tensione superficiale e che svolga anche una leggera azione adesivante
oltre a quella bagnante.
Ottima, ad esempio, è l'azione combinata col sapone molle potassico.
L'adesività assicura che il sottilissimo velo bianco di caolino permanga anche
dopo deboli piogge o intense rugiade.
Il velo deve essere mantenuto per tutto il periodo in cui occorra svolgere l'azione
protettiva.
E' fondamentale intervenire in prevenzione quindi all'inizio dell'ovideposizione
di insetti (soglia d'intervento massima 5% frutti colpiti) e dell'infezione
di funghi.
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