Tipologia : Ville singole o a schiera
Superficie (mq) : 158
Box/Posto auto : Box
BOCCALEONE - Abitazione indipendente con proservizi e corte privata, disposta al p. terra da ampio soggiorno, zona pranzo, cucina abitabile, ripostiglio e bagno; al p. primo da n. 3 camere letto, studio e bagno. Proservizi esterni composti da autorimessa, lavanderia e ripostiglio. Corte privata. Buone condizioni generali. Classe energetica G. Libera da subito. Boccaleone, la bocca di Argenta, "... il Po di Volano passando davanti a Ferrara dalla parte del sud, si scindeva a destra e formava un fiume che giungeva fino al borgo di Boccaleone...". Recita così nel 1118, una Piccola cronaca ferrarese ritrovata dallo storico Alberto Muratori. Parla di un fiume Gaibana o Gabiana, probabilmente uno sfogo delle grandi paludi del bolognese, che giungeva fino a Boccaleone. Da questa data siamo quindi certi che un nucleo del paese fosse già esistente. Il fiume citato, oggi è assorbito nel Reno, ma ne restano gli argini che corrono paralleli alla Statale Adriatica da Argenta a Consandolo. Lo sviluppo del paese fu tale che nel 1400 fu edificata la chiesa dedicata alla Natività di Maria e all'inizio del 1500 il paese era già autonomo da Argenta, conseguendo il titolo di parrocchia. Esistono documenti che provano questa autonomia, tra i quali un un piccolo libro in cui, già dal 1532, il parroco dell'epoca annotava le entrate e le uscite. Con il Concilio di Trento, e precisamente dal 1567, anche a Boccaleone cominciarono ad essere redatti regolari Registri per battesimi, cresime, matrimoni e funerali. Dagli inizi del 1600, si registrò un crescente flusso migratorio che, nel 1676, portò la popolazione del paese a 1.066 abitanti; nella contea di Argenta, solo Consandolo superava questo numero con 1.485 abitanti. Grazie al Primo Registro dei Battesimi del 1537, possiamo stabilire che gli abitanti all'epoca fossero circa 800. Le famiglie originarie erano una quindicina: le più antiche sicuramente i Ruffoni, gli Squarzoni, i Bellaini, i Galli e i Roveri, alle quali si devono aggiungere gli Squarzina, i Mercatelli, i Travasoni e i Mazzanti. All'inizio del 1600 giungono nel paese diverse famiglie: i Merighi, i Vandini, i Gaiani, i Pezzoli. Frequenti erano i lasciti testamentari dei cittadini alla Chiesa di Boccaleone. Il più antico risale al 1644 ed è il Legato Benati, destinato alla Chiesa parrocchiale e precisamente per "...l'istituzione di una scuola pubblica di grammatica e canto per i fanciulli". Da ricordare anche il Legato Ruffoni, del 1663, allo scopo di celebrazioni di sante Messe per l'anima del testamentario e dei suoi famigliari. Interessante il Legato Vandini, del 1679, "...per la recita quotidiana del Santo Rosario e per dotare le povere ed oneste zitelle native di Boccaleone".
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