CHI HA UCCISO
I KENNEDY
Bugialli, Corsini, Fiore, Governi, Nencini, Sterpellone
TRAPANI EDITORE
Prima edizione settembre 1968
30 GIORNO
Collana di testimonianze
Inchieste e documenti
sui fatti d'oggi
diretta da
Gian Paolo Cresci
Copertina morbida con sovraccoperta, pagine 188, formato cm. 13X22
Stato di conservazione: OTTIMO ED INTEGRO COME DA IMMAGINI.
John Fitzgerald Kennedy, comunemente chiamato John Kennedy o Jack Kennedy o solo JFK, (Brookline, 29 maggio 1917 - Dallas, 22 novembre 1963), è stato un politico statunitense, 35º Presidente degli Stati Uniti.
Kennedy fu assassinato il 22 novembre del 1963 a Dallas, in Texas. Lee Harvey Oswald fu accusato dell'omicidio e fu a sua volta ucciso, due giorni dopo, da Jack Ruby, prima che potesse essere processato. La Commissione Warren concluse che Oswald aveva agito da solo; tuttavia, nel 1979, la United States House Select Committee on Assassinations dichiarò che l'atto di Oswald era stato probabilmente frutto di una cospirazione.
Robert Francis Kennedy nato il 20 novembre 1925, chiamato amichevolmente anche Bob oppure Bobby, si laurea all'università di Harvard nel 1948, dopo una breve esperienza nella marina militare. Consegue la specializzazione in Legge all'Universita della Virginia nel 1951 e guida la campagna per le elezioni al Senato (1952) che vede candidato, poi vincente, il fratello maggiore John.
Robert Kennedy si costruisce un nome entrando tra i principali consulenti legale del senato che lavorano per le udienze del "Comitato anti-rackets", nel 1956. Lascia il comitato nel 1959 per guidare e sostenere la campagna presidenziale del fratello.
Durante la presidenza di John Fitzgerald Kennedy, Robert svolge un ruolo di consigliere chiave nelle questioni cubane dell'invasione della baia dei porci del 1961 e la crisi dei missili 18 mesi più tardi, nell'escalation dell'azione militare del Vietnam e la diffusione e l'allargamento del Movimento per i Diritti Civili e della relativa violenza di rappresaglia.
Robert Kennedy lascia il governo per un posto al Senato degli Stati Uniti, rappresentando New York. Viene eletto nel novembre del 1964 e quattro anni più tardi annuncia la sua candidatura per la presidenza.
Il 4 aprile, durante un viaggio promozionale ad Indianapolis, viene a conoscenza dell'assassinio di Martin Luther King. Durante il suo discorso Bob Kennedy chiede e sottolinea fortemente quanto sia necessaria una riconciliazione fra le razze.
Kennedy vince le primarie in Indiana e nel Nebraska, perde in Oregon e il 4 giugno 1968, la sua candidatura riceve una grande spinta con la vittoria in South Dakota e California. Ma dopo aver incontrato i suoi sostenitori quella stessa sera all'Ambassador HoTel di Los Angeles, Robert Kennedy viene assassinato con un colpo di pistola.
Robert Kennedy muore all'alba del 6 giugno 1968, a soli 42 anni. La sua salma riposa vicino a quella del fratello nell'"Arlington National Cemetery".
Il 18 marzo 1968, tre mesi prima d'essere assassinato Robert Kennedy, candidato alla presidenza degli USA, pronunciò un discorso denunciando al mondo i limiti del PIL.
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