Giovanni Zuccala
DELLA VITA
DI
TORQUATO TASSO
LIBRI DUE
Libri due, Del professore Giovanni Zuccalà, Milano, 1819. Dalla tipografia di commercio al Bocchetto N.° 3137. La presente Opera è posta sotto la tutela delle Leggi.
Indice del Libro Primo
CAPO PRIMO. PROEMIO
CAPO II. Nascita di Torquato
CAPO III. Principio delle sventure di Torquato.
CAPO IV. Primi studi di Torquato.
CAPO V. Poema del Rinaldo.
CAPO VI. La Pasquinata.
CAPO VII. Il Tasso alla corte del cardinale Luigi da Este.
CAPO VIII. Il Tasso onorato della benevolenza delle principesse Estensi.
CAPO IX. La morte di Bernardo Tasso.
CAPO X. Il viaggio di Francia.
CAPO XI. L'Aminta.
CAPO XII. Principio delle insidie ordite al Tasso.
CAPO XIII. Traversie del Tasso in Ferrara.
CAPO XIV. Il Tasso a Sorrento .
CAPO XV. l Tasso di nuovo alla corte di Ferrara.
CAPO XVI. Accidente piacevole occorso al Tasso in Piemonte.
LIBRO SECONDO.
CAPO PRIMO. Il Tasso nello spedale di S. Anna in Ferrara.
CAPO II. Opinioni di alcuni letterati intorno all'imprigionamento del Tasso.
CAPO III. Canzone del Tasso scritta in S. Anna.
CAPO IV. Condizione del Tasso in S. Anna.
CAPO V. Prime edizioni della Gerusalemme liberata.
CAPO VI. Delle critiche scritte contro la Gerusalemme Liberata.
CAPO VII. Della principale prerogativa che hanno le ottave della Gerusalemme: e parallelo fra il Tasso e Virgilio.
CAPO VIII. Della scienza militare del Tasso.
CAPO IX. Della vita del Tasso in S. Anna.
CAPO X. Instanze fatte dal Tasso per essere liberato dalla prigionia.
CAPO XI. Il Folletto in S. Anna.
CAPO XII. La liberazione del Tasso dalla prigionia di S. Anna.
CAPO XIII. Il Tasso alla corte di Mantova.
CAPO XIV. Il Tasso a Roma.
CAPO XV. Delle poesie liriche del Tasso
CAPO XVI. Il Tasso nel monastero di Monte Oliveto
CAPO XVII. Ultimi viaggi e disastri del Tasso
CAPO XVIII. Il papa ordina che sia data al Tasso la corona di alloro nel Campidoglio
CAPO XIX. Il poema delle Sette Giornate.
CAPO XX. a morte del Tasso.
CAPO XXI. Ritratto del Tasso.
CAPO XXII. Delle prose del Tasso.
Torquato Tasso, poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della favola pastorale Aminta (1573), in cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione bucolica classica, T. rinnovò il poema cavalleresco con la Gerusalemme liberata (ultimata nel 1575), rielaborazione di un evento storico in cui l'autore inserì temi diversi per presentare la visione di un mondo pieno di conflitti e di contraddizioni, nel quale lottano da una parte le potenze angeliche e il senso cristiano del meraviglioso, dall'altra le potenze infernali e la magia diabolica. T. dedicò gli ultimi anni di vita alla riscrittura delle sue opere e alla composizione di nuovi testi di soggetto religioso.
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