Prof. Luciano Comuzzi
Primo Moretti sceglie e resta fedele a questa difficilissima tecnica riscuotendo, con gli anni, sempre maggiori riconoscimenti. Le circostanze della vita lo hanno portato più volte fuori di casa; altre volte ha scelto itinerari ciclo-turistici di migliaia di chilometri, conditi da aneddoti che spesso racconta con sorprendente lucidità. Tali «evasioni» lo hanno portato in Sicilia, a Parigi e in decine di altre località, dove ha sempre esibito le proprie opere con grande successo.
La sua tecnica pittorica è anomala in ,quanto usa preferibilmente fogli di carta paglierina tenuti sulla verticale. E' ovvio che !'impasto è abbastanza denso e le pennellate nette e particolarmente evidenti.
I contenuti sprigionano un'amore per il figurativo, rafforzato da lesta manualità; è quindi, la sua, una pittura inconfondibile che lo pone tra il non dimenticato trevigiano Sante Cancian e il sacilese Alvise Missinato, suo coetaneo.
Se vi ho raccontato la storia di un pittore, basandomi maggiormente sulla sua biografia, è perché ho ritenuto opportuno portare a vostra conoscenza una lunga vicenda umana, altrimenti taciuta.
Per i più esigenti osservatori rimangono le numerose opere, purtroppo mai catalogate, disponibili solo ad un'analisi che non potrà che dare quei giudizi positivi che il nostro pittore merita.
Prof. Luciano Comuzzi
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