Epistole
Quinto Orazio Flacco
Rizzoli
BUR n. 1386-1387
Traduzione: Balilla Pinchetti
Introduzione: Balilla Pinchetti
Anno: gennaio 1959
I edizione
Pagine: Nota + 109 + Note + Repertorio dei Nomi + Indice + Collana
Codice ISBN: -
Copertina: cartoncino editoriale.
Stato: Buono stato. Molto buono. Non letto.
Peso del libro: gr. 85
Misure del libro: cm 10,00 x cm 16,00
La fotografia riproduce il libro.
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Contenuto: Ci sono nomi, nella storia della letteratura italiana, di cui non si può fare a meno, perché rappresentano dei punti fermi, dei nodi attorno ai quali si coagulano le esperienze di molti altri scrittori e letterati. Uno di questi è senzâ€(TM)altro Giuseppe Parini, autore del Giorno, venerato da Foscolo e da Manzoni, indimenticabile per la forza della sua satira e per come seppe cogliere, negli anni della Rivoluzione francese, lo spinto dei tempi che andava mutando. Nel 1791, rompendo il lungo silenzio editoriale seguito al Mezzogiorno, il Parini decideva di raccogliere - con lâ€(TM)aiuto del fedele allievo Agostino Gambarelli - tutte quelle odi che in occasioni sparse aveva pubblicato nellâ€(TM)arco di oltre trentâ€(TM)anni. Ne usciva un libro dalla forza inusuale che, pur nella varietà dei temi presentati (civili, etici ed estetici), nel suo insieme rappresentava uno strenuo sforzo di rottura con le abitudini adulatorie e vacuamente celebrative del secolo XVIII. Lâ€(TM)autore voleva così consegnarsi al nuovo secolo come fedele cantore di rettitudine, verità e bellezza. In questo commento, lâ€(TM)analisi stilistica e strutturale delle singole liriche ha fornito ragioni per riconoscere nel libro delle Odi così come Dante Isella lo ha restituito nel 1975 - la cifra unica e nuova del Parini. Nellâ€(TM)innovativa complessità sintattica e ritmica, la parola è circuita, isolata: e nellâ€(TM)isolamento recupera novità di suono e una più libera forza significativa.
Autore: Quinto Orazio Flacco (in latino: Quintus Horatius Flaccus; Venosa, 8 dicembre 65 a.C. â€" Roma, 27 novembre 8 a.C.) noto più semplicemente come Orazio, è stato un poeta romano. Considerato uno dei maggiori poeti dell'età antica, nonché maestro di eleganza stilistica e dotato di inusuale ironia, seppe affrontare le vicissitudini politiche e civili del suo tempo da placido epicureo amante dei piaceri della vita, dettando quelli che per molti sono ancora i canoni dell'ars vivendi.
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