Ricevo telefonate per chiarire i funzionamenti delle classi dei finali e del perché alcuni amplificatori con 500 watt suonano di più e meglio di uno da 1000.
Prima cosa bisogna vedere che finale è, costruzione interna, tipologia di classe e soprattutto l' alimentazione, quella è più importante della potenza stessa.
Un amplificatore pesa? è già un buon segno vuol dire che c'è un trasformatore potente in grado di generare amperaggio.
La quantità di transistor impiegati per ogni canale non fa testo, inutile avere 8 o 10 transistor per canale se non c'è un trasformatore adeguato ad alimentarli, come nel 90% di quelli fatti in Cina, tanta apparenza, tante caratteristiche scritte sulla scatola, ma niente sostanza dentro.
Una coppia di transistor finali Motorola o Hitachi, i più usati in finali di pregio riescono a produrre circa 120 - 150 watts effettivi, si possono configurare, a seconda dell' alimentazione in classe A, AB, D, H, G.
Cosa vogliono dire quelle sigle?
La classe A dispone di una grande sorgente di alimentazione che controlla direttamente i transistor finali, quindi dinamica e potenza erogata anche nei casi estremi è sempre al 100%, è la classe che da più ampere in assoluto agli stadi di uscita, il controllo del volume agisce sulla preamplificazione.
La classe AB, quella migliore per il professionale, il flusso di alimentazione verso i finali viene garantito per un 25/30%, mentre il restante 70% è gestito dall' operatore, ne consegue che i finali sono sempre sotto una tensione costante in grado di operare anche a "riposo" in modo da garantire una riserva di energia in ampere anche nei momenti di non utilizzo che si rivelano utili quando il volume si alza, queta classe lavora con trasformatore di corrente, quindi il peso è di 15 - 20 chili.
La classe D è priva di trasformatore, potenza e amperaggio mai disponibili a riposo, studi iniziati da Bob Carver negli anni '70, allo stato attuale si è riusciti solo a non far bruciare i finali, per il resto sono rimasti a quegli anni, la potenza della classe D, viene erogata prelevando direttamente la corrente e spedita ai finali, da un transistor limitatore, abbassando o alzando la corrente in entrata tramite potenziometro, i finali non sono mai alimentati costantemente come nelle classi A e AB, di conseguenza i transistor subiscono correnti variabili per erogare potenza e questo si traduce in un suono non proprio lindo e puro.
Le altre classi sono pari merito alla D o peggiori, che io ho sempre evitato, capisco che finali da 1000 o 2000 watt pesano meno di 10 chili, ma hanno qualità inferiore.
Le foto con finale aperto identificano la progettazione in classe AB, grosso trasformatore dual mono, separazione delle alimentazioni con doppio ponte e condensatori di livellamento ai due canali, questo garantisce ad ogni stadio finale "la sua corrente" ed erogare in santissima pace tutti gli ampere destinati ai transistor, cosa che nelle classi D eccetera non esiste.
In conclusione un finale in classe AB erogando molti ampere con pochi watt, ad esempio 500, imprime dinamica di lavoro superiore ai 1000 watt del classe D, quindi con 500 watt pilota tranquillamente sub da 1000 watt senza fatica, mentre un classe D deve necessariamente avere 1000 watt per pilotare lo stesso sub, ma non altrettanto bene della classe AB
Piuttosto che acquistare un 2000 watt in classe D che costa oltre mila euro è meglio prendere un finale da 1000 watt per canale in classe AB, suono più pulito, dinamica più elevata e costa tre volte meno, sembra un controsenso, ma è la realtà.
Logico che chi vende tende a pubblicizzare dove guadagna di più con minor spesa possibile, tipico dei finali classe D-G-H che alla produzione costano ben poco e al pubblico cifre elevatissime
Il finale aperto nella foto in classe AB ha due copie di mosfet. due si vedono sopra e due sotto la barra di alluminio, erogano 300 watt rms con 35 ampere per canale dal costo di 250 euro, che supera in prestazioni un 600 watt in classe D dal costo di 800 euro.
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