Titolo: LA MORTE DELLA PIZIA
Autore: FRIEDRICH DURRENMATT
Editore: ADELPHI - Piccola Biblioteca 216
Anno: 10a EDIZIONE - Febbraio 1998
ISBN: 9788845902963
Note: CONDIZIONI PERFETTE, PARI AL NUOVO - BROSSURA CON COPERTINA MORBIDA ED ALETTE.
Traduzione di Renata COLORNI - Pagine 76 - Formato 10,5 x 18 X 0,7 - Prezzo copertina £. 9.000
Un libricino che non può mancare nella vostra biblioteca, arrivato ormai alla 24a edizione dal 1988.
«Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l'ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga e secca come quasi tutte le Pizie che l'avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane Edipo, un altro che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una cosa del genere nei circoli aristocratici, dove, senza scherzi, donne maritate davano a intendere ai loro consorti, i quali peraltro finivano per crederci, come qualmente Zeus in persona si fosse giaciuto con loro». Con queste parole spigolose e beffarde ha inizio La morte della Pizia e subito il racconto investe alcuni dei più augusti miti greci, senza risparmiarsi irriverenze e furia grottesca. Ma Dürrenmatt è troppo buono scrittore per appagarsi di una irrisione del mito. Procedendo nella narrazione, vedremo le storie di Delfi addensarsi in un «nodo immane di accadimenti inverosimili che danno luogo, nelle loro intricatissime connessioni, alle coincidenze più scellerate, mentre noi mortali che ci troviamo nel mezzo di un simile tremendo scompiglio brancoliamo disperatamente nel buio». L'insolenza di Dürrenmatt non mira a cancellare, ma a esaltare la presenza del vero sovrano di Delfi: l'enigma.
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