La Voce del Silenzio e altri frammenti scelti dal Libro dei Precetti d'Oro
Traduzione di H.P. Blavatsky
La Voce del Silenzio, pubblicato per la prima volta nel 1889, spicca nel panorama della letteratura teosofica per l'incisività del messaggio ed il profondo significato dei contenuti.
Helena Petrovna Blavatsky racchiude in realtà sotto questo titolo alcuni frammenti tratti dal Libro dei Precetti Aurei che, nella pubblicazione, vengono accompagnati da altre due raccolte di frammenti, sempre tratti dallo stesso libro e titolati rispettivamente: I Due Sentieri e Le Sette Porte.
L'insieme di questi frammenti da vita ad un vero e proprio percorso interiore verso la consapevolezza compiuto da una coscienza umana che libera le proprie possibilità e scandisce il conosciuto in un passaggio dall'oscurità alla luce, dal pensiero concreto all'intuizione, dal caotico susseguirsi di eventi alla meditazione.
Nel panorama della letteratura teosofica, "La Voce del Slenzio" rappresenta qualcosa che è direttamente connesso con le fonti dell'insegnamento teosofico e la testimonianza di esse che Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) seppe fare lungo tutto il corso della sua vita.
Anche questa edizione è arricchita dalla presentazione e dalle note curate dal compianto Edoardo Bratina, per lunghi anni Segretario Generale della Società Teosofica Italiana.
"La Voce del Silenzio" è opera che può sviluppare potentemente l'intuizione ed è altresì testo profondamente connesso con un approccio alla vita in grado di svelarne il lato benedetto e sacrale, accompagnando idealmente il ricercatore spirituale ad una sempre più profonda conoscenza meditativa.
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