Tipologia : Locali e licenze commerciali
Numero Locali : 2
Superficie (mq) : 195
Stato : Ristrutturato
Valle Brembana - Ubiale Clanezzo: nel centro del paese, ampio locale per attività di ristorazione, recentemente ben ristrutturato. Precedentemente adibito come bar/pizzeria, il locale è composto da ingresso con zona bar, forno a legna in muratura, cucina, zona ristorante, servizi doppi di cui uno per disabili. Al piano seminterrato è presente un locale di deposito. Vicino al locale sono presenti diversi parcheggi pubblici. Ubiale è un paese di ca. 1.500 abitanti, facilmente raggiungibile dalla SS470, principale via di collegamento della Valle Brembana e da San Pellegrino Terme. Ubiale Clanezzo è un comune italiano di 1 381 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Composto dai due borghi di Ubiale e Clanezzo, e situato all'imbocco della Val Brembana, dista circa 16 chilometri a nord dal capoluogo orobico. La posizione, che colloca i due borghi in una zona in cui si verifica la confluenza tra le valli Brembilla, Imagna e Brembana, ha creato i presupposti per insediamenti umani fin dalla preistoria. Risalgono infatti al paleolitico superiore (databili attorno al X millennio a.C.), alcuni reperti archeologici riconducibili ad abitanti che si ritiene appartenessero ad insediamenti numericamente rilevanti e con una buona organizzazione, rinvenuti in località Piane o nelle grotte di Costa Cavallina, o in quelle denominate Büs dei Cornei e Büs di Laür. uttavia i nuclei abitativi cominciarono a formarsi ed a svilupparsi soltanto parecchi secoli più tardi, grazie ai Romani. La loro presenza sul territorio, attestata dal ritrovamento di numerosi reperti tra cui spiccano monete e vasi, venne favorita dall'esistenza di vie di comunicazione che collegavano Clanezzo (ritenuto il centro più antico tra i due che compongono il comune) agli importanti territori di Lemine (l'attuale zona di Almenno), passando per Ubiale, attraversando il corso del fiume Brembo con un ponte di cui ancor oggi rimane un pilone. Con la fine dell'impero romano il territorio vide un periodo di scarsa antropizzazione, almeno fino all'arrivo dei Franchi che, istituendo il Sacro Romano Impero, diedero vita al feudalesimo. Inizialmente assegnate al Vescovo di Bergamo, queste terre cominciarono ad essere teatro degli scontri tra guelfi e ghibellini, tanto che in tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, tra cui spicca come imponenza ed importanza il castello di Clanezzo: di proprietà della famiglia ghibellina dei Dalmasano, che vide tra i suoi esponenti Beltramo e Unguerrando, fu al centro dei principali eventi che riguardarono le contrade limitrofe. Su di esso cominciarono a circolare numerose leggende nonché ad addensarsi un alone di mistero, vista l'inaccessibilità del luogo e la terribile fama di cui godevano i proprietari. L'edificio di maggior richiamo sia artistico che storico è il castello di Clanezzo. Situato in posizione dominante e risalente al periodo medievale, ma ricostruito nel XVII secolo, è attualmente utilizzato anche per feste e banchetti privati.
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