Titolo: NIDO VUOTO
Autore: ALICIA GIMENEZ-BARTLETT
Editore: SELLERIO - La memoria 711
Anno: 11a EDIZIONE - Settembre 2010
ISBN: 9788838922046
Note: CONDIZIONI PERFETTE, PARI AL NUOVO. BROSSURA CON COPERTINA MORBIDA E SOVRACOPERTINA INCOLLATA SUL DORSO.
Traduzione di Maria NICOLA - Formato 12 x 16,5 x 2 - Pagine 416 - Prezzo di copertina ¤ 13,00
Difficile immaginare Petra Delicado in un centro commerciale, «il solo luogo al mondo in cui tutto coesiste in insensata contiguità». Lei, che sembra trovare ordine e serenità, che sembra ricavare energia dai brulicanti paesaggi delle vecchie strade, che sembra orientare il suo intuito solo nella commedia umana dei quartieri cittadini. Come un Maigret cresciuto nell'orgoglio femminista, che ha bisogno di fiutare le case, le botteghe, le atmosfere. E infatti in un centro commerciale, mentre insolitamente fa provviste e depreca i tempi, le capita l'inaudito: «La mia Glock era sparita. Farsi rubare la pistola da una bambina, il colmo del ridicolo per un poliziotto». Così, questo nuovo caso per lei e per il fido vice Garzón, inizia nella maniera più banale, sulle tracce di una minuscola ladra di pistole di non più di otto anni. Che rapidamente però la conduce in uno dei soliti inferni, covanti sottotraccia, in cui, procedendo tra qualche cadavere e passi falsi, si immerge la sua inchiesta di strada. Percorsi che seguono, si direbbe, un contenuto latente e uno manifesto: essendo manifesto il fine di sconfiggere il crimine e i criminali (qui un disgustoso e pietoso caso di sfruttamento infantile); ma strisciando al di sotto, una, molto ironica e molto feroce, critica al conformismo sociale che rende più inquietante ogni delitto. Ed è questo incantevole incastro di elementi e registri diversi che ha fatto dei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, e della sua dura detective, insieme all'immancabile vice, Fermín Garzón, un caso letterario seguito dalla critica e amato dai lettori. Il movimento realistico e scabro dell'indagine poliziesca; un dialogo da commedia di puro divertimento, soprattutto incardinato nei duetti con Garzón, un Sancho Panza di carattere e ideologia opposti al suo Don Chisciotte femmina; un gusto per la scena che si esprime nella innumerevole galleria di personaggi, maschere che affollano le quinte dell'intrigo criminale.
Indicaci il motivo per cui vuoi segnalare questo annuncio:
Grazie per averci aiutato a far rispettare le regole di pubblicazione degli Messaggio.