Tipologia : Altro residenziale
Superficie (mq) : 200
La fortezza di Roccapipirozzi ( comune di Sesto Campano, Isernia Molise ) è stata per lunghi secoli un valido presidio militare, costruito a 460 mt. s.l.m. nel versante settentrionale del Monte Cesima, altura che dà inizio alla catena delle Mainarde. Il castello di Roccapipirozzi aveva perso ormai da tempo le sue funzioni di fortezza tipicamente militare e, contrariamente a quanto avvenne a molte altri manieri molisani, non subì il processo di trasformazione in dimora signorile. Passata la proprietà agli inizi del '900 alla famiglia Forte, la costruzione fu lasciata in un triste stato di abbandono, finchè agli inizi del terzo millennio il pr. Vincenzo R. L. Di Domenico di Biancavilla, attuale proprietario della fortezza, non decise di riportarla all'antico splendore. L'â€(TM)edificio presenta solide mura perimetrali a scarpa o piombanti con merlature a sbalzo, alcune delle quali provviste di profonde feritoie fortemente strombate e piccoli fori circolari per l'â€(TM)utilizzo di armi da fuoco. Gli elementi dell'â€(TM)edificio meglio conservati sono la maestosa torre cilindrica centrale, il maschio, risalente alla prima metà del XIV secolo e la torre angolare ad ovest. Non essendoci tracce di gradini, si poteva entrare nella torre solamente con scale retraibili di corda o di legno, impedendone l'accesso ad eventuali assalitori. La torre angolare è di dimensioni decisamente modeste. Serviva da protezione all'adiacente postierla, la piccola porta secondaria della fortezza. I lavori di restauro sono stati eseguiti seguendo i dettami della soprintendenza, anche scelte diverse da quelle fatte sarebbero state impossibili, questo anche per le caratteristiche del castello stesso Eâ€(TM) stata aggiunta una scala esterna al maschio che consente lâ€(TM)accesso al primo piano dove troviamo la prima stanza circolare con volta a botte e feritoie (chiuse da piccole finestre in legno apribili ). Per mezzo di una scala del tipo da barca, per occupare il minor spazio possibile, in legno e ferro si accede alla seconda stanza sempre circolare ma più grande di quella sottostante, sempre con feritoie e scala che consente lâ€(TM)accesso al lastrico solare che offre un panorama a tutto tondo sulla vallata sottostante. Il recupero e il consolidamento delle mura è stato totale col ripristino del portale di accesso, chiuso ora da un cancello in ferro, e della vecchia postierla retrostante. Il piazzale interno,è stato anchâ€(TM)esso consolidato per mezzo di una gittata in malta e posizionamento di breccino bianco. Nella piccola torre inserita nella cinta muraria è stato ricavato un bagno. Dalle mura è possibile accedere alle proprietà retrostanti da recuperare, nello specifico un rudere di oltre 200 mq, da adibire ad abitazione e di cui è già stato presentato il progetto che prevede la realizzazione di n. 7 camere doppie con bagno, oltre cucina, salotto, soggiorno e patio, pensato per destinazione ricettiva. (Si può avere una idea del progetto ultimato dalla scheda “progetto definitivo aggiornato-viste tridimensionaliâ€) Ad oggi è possibile utilizzare il castello per eventi pubblici e privati. Avendo attinto ai fondi europei per il recupero di proprietà storiche, esiste il vincolo dellâ€(TM)utilizzo anche pubblico, per cui è prevista una apertura mensile al pubblico decisa dal proprietario. Ciò vale solo nella parte interna alle mura e per un periodo residuo di otto anni, lâ€(TM)abitazione ovviamente rimane privata. Tale vincolo potrà comunque essere tolto restituendo la parte di prestito ricevuto, che rimane comunque una piccola parte su quanto investito per il recupero. Questo potrà essere considerato nella trattativa per la definizione del prezzo. Attraverso lâ€(TM)acquisizione della proprietà del castello è possibile ottenere un riconoscimento nobiliare, tutto da valutare e discutere direttamente col proprietario.
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