Titolo: pillole rosse - matrix e la filosofia
autore: a cura di william irwin
editore: bompiani - tascabili bompiani saggi 341
anno: 1a edizione - maggio 2006
isbn: 9788845256868
note: fuori catalogo.
condizioni assolutamente ottime, paragonabile al nuovo, probabilmente mai letto, solo lieve ingiallimento bordo pagine e tagli, qualche insignificante segno di pattinamento sulla copertina; disponibili foto - brossura con copertina morbida.
edizione italiana a cura di vincenzo cicero - pagine x-390 - formato 12,5 x 19 x 2,2 - prezzo copertina € 9,50
matrix è il film hollywoodiano più ricco di spunti filosofici mai realizzato. il suo successo, specie tra le generazioni più giovani, ne ha fatto uno strumento formidabile per l’insegnamento della filosofia. e il primo a valorizzarne le virtù didattiche è stato lo studioso americano william lrwin, curatore di quest’opera a più voci rivolta non solo ai filosofi, ma innanzitutto agli studenti e al pubblico matrixiano non specialista. come spiega lo stesso irwin: gli autori dei saggi di questo libro aiutano il lettore nel passaggio dalla cultura pop alla filosofia. willie sutton era una mente criminale, a suo modo un genio. una volta gli chiesero: ’willie, perché rapini le banche?’; lui rispose papale papale: ’perché è lì che ci sono i soldi’. perché allora scrivere di un prodotto di cultura pop come matrix? perché è lì che c’è la gente. i vari testi approfondiscono, con piglio divulgativo, gli aspetti gnoseologici, metafisici, etico-religiosi e politici suggeriti dal primo episodio della trilogia di matrix. in italia il rapporto tra il film dei fratelli wachowski e la filosofia è già stato oggetto di un convegno nel dicembre 2003, a cui hanno partecipato, tra gli altri, pensatori quali maurizio ferraris, giulio giorello, diego marconi e carlo sini.
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