Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 4
Superficie (mq) : 103
Piano : 4
Ascensore : Si
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : Box
Fantastica soluzione a Laigueglia, con caratteristiche davvero impossibile da trovare tutte insieme: due camere, due bagni, vista mare, 30 metri sabbia, box auto sotto casa, palazzo signorilissimo! Insomma, davvero una combinazione rara ed accattivante, in un conte4sto davvero chic e fronte mare. La presenza del box di proprietà, incluso nella richiesta, ne fa davvero una favolosa scelta per chi vuole abbinare una vita di spiaggia ad una residenza di classe. Arredato di tutto punto ed in maniera splendida, dalla lavastoviglie all'aria condizionata per arrivare alla domotica avanzata. Presente l'ascensore Laigueglia è un piccolo borgo di mare, simile a molti paesi della Liguria, circondato dai comuni di Alassio e Andora e dal mar Ligure ad est. Esso si estende sulla costa della Riviera Ligure di Ponente, presso la baia del Sole, delimitata tra Capo Santa Croce e Capo Mele. Per la superficie territoriale - 2,72 km2 - è l'ente comunale più piccolo della provincia savonese. Secondo alcune supposizioni storiche l'origine del termine Laigueglia deriverebbe dal nome Aquilia, quest'ultimo derivante dall'insegna delle legioni dell'Impero romano - l'aquila[4] - che qui attraversavano questo tratto di ponente ligure lungo la via Iulia Augusta. Tuttavia, le prime testimonianze scritte del territorio laiguegliese risalirebbero al XII secolo quando, dopo essere stato compreso nel Contado di Albenga, il feudo firmò nel 1191 un giuramento di fedeltà verso la Repubblica di Genova, che sottopose per suo conto ad un locale podestà la gestione amministrativa, economica e giuridica del borgo. Abitato per lo più da pescatori, tra i secoli XII e XIII il territorio di Laigueglia subì una forte immigrazione di abitanti catalani che qui si stanziarono con le loro famiglie e contribuendo alla già locale raccolta del corallo lungo il promontorio di Capo Mele. Per tutto il XV secolo e quello successivo il borgo costiero conobbe una fiorente attività legata alla marineria e al commercio e conseguentemente fu spesso preda degli assalti pirateschi, come peraltro accadde in molte località della riviera ligure. Tra gli sbarchi più efferati e disastrosi quelli compiuti dall'ammiraglio turco Dragut e da Khayr Al Din, detto il Barbarossa. Quest'ultimo, ammiraglio al servizio dell'imperatore Solimano, tentò l'attacco all'indifeso borgo di Laigueglia nel corso del 1543 sottoponendo la cittadina ad un furioso cannoneggiamento dal mare; furono le navi genovesi a scacciare la flotta turca, mentre gli abitanti avevano già preventivamente cercato rifugio lungo le colline e l'entroterra. Lo sbarco a terra fu invece più fortunoso al Dragut, nel 1546[4], che depredò il borgo e facendo un buon numero di ostaggi tra l'inerme popolazione: solo l'intervento del capitano Giulio Berno di Alassio portò ad un epilogo meno tragico dell'episodio piratesco. A seguito di questi episodi e di altri assalti lungo le coste del levante e del ponente ligure, il Senato della Repubblica di Genova promosse nei suoi territori una nuova politica di avvistamento e di difesa delle Riviere invitando le varie località costiere a munirsi di torri, di bastioni e di cinte murarie; a questo periodo risalirebbero i tre torrioni di Laigueglia, di cui solo quello lungo la marina è l'unico superstite. Anche il Seicento fu per il piccolo borgo laiguegliese un secolo proficuo nel settore commerciale-marittimo dove si assistette ad un accrescere del trasporto di olio d'oliva, di granaglie e di vino, con un traffico di oltre 100 bastimenti al mese. Pure l'andamento demografico vide un aumento considerevole della popolazione grazie ad un fenomeno migratorio dalla vicina Andora. .
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