Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 4
Superficie (mq) : 105
Piano : Ultimo
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : Box
In palazzina di sole sei unità abitative, recentissima e posta nella nuova zona residenziale adiacente al parco del paese, vicina alle scuole, al polo sportivo e ottimamente servita dai mezzi pubblici, Dinamicasa propone splendido e luminoso QUADRILOCALE al primo ed ultimo piano. Ingresso, salone, cucina di circa 18 mq, comodissimo balcone, 2 camere matrimoniali, camera doppia, 2 bagni, ripostiglio. Nell'interrato la soluzione è corredata da grande box e cantina. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE! CasTel Mella (“Castèl Mèlöâ€, nel dialetto bresciano) è un comune italiano di 11 021 abitanti della provincia di Brescia, nell'hinterland meridionale della città. Nel corso dei secoli, è stato denominato in vari modi: "Castellum Novum" (secolo XII), "Castrum Novum de ultra Mellam" (secolo XIII), "Castelnovo Bressano" (secolo XVI), "CasTel Novo" e "Castelnuovo" (secolo XIX), "CasTel Mella" (con regio decreto 1795/1864 di Vittorio Emanuele II).[2][3]. CasTel Mella, dal punto di vista fisico, è delimitato: a nord est, dal fiume Mella; a sud est, dalla roggia Garzetta e dalla strada provinciale IX di Quinzano d'Oglio; a ovest, da due rogge, la Mandolossa e il Trolio; a nord, dalla strada statale 235 di Orzinuovi. CasTel Mella, dal punto di vista amministrativo, confina: a nord est, col Comune di Brescia; a sud est, col Comune di Flero e il Comune di Capriano del Colle; a sud ovest, col Comune di Azzano Mella; a ovest, col Comune di Torbole Casaglia; a nord, col Comune di Roncadelle.Il territorio si estende a cavallo tra l'alta e la bassa pianura padana,[4] nella zona di affioramento dei fontanili[5], che danno origine a tre rogge: la Bellina Piccola e la Bellina Grande le quali, in contrada dei livelli di sotto, si uniscono per formare un'unica Roggia Bellina, che va a sfociare nel Mella; e il Fontanone, che sfocia nella Mandolossa. Nei tempi andati, le acque risorgive dei fontanili servivano per irrigare i campi, dâ€(TM)estate, per allagare le caratteristiche “marciteâ€, dâ€(TM)inverno, e infine per fornire energia motrice tutto lâ€(TM)anno a due mulini: il “Molino di Onzato†e il “Molino di Castelnuovoâ€. Il territorio castelmellese è bagnato anche da rogge che nascono altrove: il Trolio, la Mandolossa, la Sorbanella, la Garzetta. Infine, câ€(TM)è il Vaso Pasini, fatto scavare nel 1929 dal podestà dell'epoca, per irrigare i campi situati a ridosso della sponda destra della Mella.[6]Nellâ€(TM)Ottocento, come risulta dalla mappa napoleonica del 1810, la popolazione di CasTel Novo era dislocata in tredici “Contradeâ€[7]:
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