Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 4
Superficie (mq) : 132
Box/Posto auto : Box
TRESIGALLO - abitazione in bifamiliare con cantina e garage, disposta interamente al piano terra, composta da ingresso ripostiglio sottoscala, zona pranzo/cucina, soggiorno, bagno, n. 2 camere letto; cantina e garage esterni. Ampia corte privata. Impianti autonomi. Il tutto da ammodernare. Classe energetica G. Libera da subito. Tresigallo (Trasgàl in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 4.503 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione Terre e Fiumi. Ã^ situato sulle sponde del Po di Volano ed è immerso nella Pianura Padana e la sua fondazione la si fa ricondurre al Medioevo. Ã^ il comune meno esteso della provincia di Ferrara. Tresigallo è l'unica Città di Fondazione riconosciuta Città d'Arte. Ulteriori informazioni su Tresigallo sono disponibili sul nuovo portale turistico della città: Tresigallo - La Città Metafisica. Situato sulla sponda sinistra del Po di Volano, nella pianura orientale della provincia di Ferrara, è uno dei più antichi centri della zona. La sua "pieve" è documentata almeno dal 1044 d.C. e nella denominazione di S. Apollinare rivela l'origine dall'Esarcato di Ravenna. Negli "Statuti di Ferrara" del 1287 Tresigallo è citato come borgo di poche case in una zona circondata da vastissime paludi. Nel secolo XIII la pieve di Tresigallo ebbe come arciprete, fino al 1256, Giovanni da Gaibana, che fu poi "calligrafo" (amanuense) rinomatissimo della Cattedrale di Padova. Per secoli il territorio di Tresigallo, dove si insediarono i feudatari veneziani Quirini, Moro, Fontana, Badoer, Faliero, restò circondato da valli e paludi oltre l'argine (allora detto "cale") che ad ovest dell'abitato metteva capo al Finale e raggiungeva il Po ad Ariano. Da ciò forse deriva il nome di Tresigallo: "transcalem", aldilà dell'argine. Quest'argine fu poi in parte sostituito da Brazzolo ad est del paese. Questo è il segno delle successive opere di progressiva bonificazione delle attigue valli, in particolare di quella voluta da Alfonso II d'Este, la quale partì da Tresigallo ed impegnò molte famiglie nobili o alto-borghesi ferraresi legate alla Signoria Estense. Si citano le casate dei Gualenghi, Macchiavelli, Freguglia, Isnardi, Aventi, Nigrisoli, Tassoni e Faruffini. Il capostipite di quest'ultima casata, Alessandro, fece costruire fra il 1517 ed il 1533 il palazzo turrito, che alla metà del secolo XVII nella persona del card. Carlo Pio della famiglia dei principi Pio di Savoia, prese il nome di Palazzo Pio. Sui campi delle "possessioni" si svolgeva la dura attività contadina delle famiglie che abitavano sui fondi, composte talvolta da venti, trenta ed anche quaranta persone, mentre nei borghi e nel centro abitato risiedevano i braccianti. Ã^ questa la vita e l'attività descritta in due trattati di agricoltura dell'illuminista don Domenico Chendi, che per sessant'anni (1735-1795) fu benemerito parroco di Tresigallo.
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