Prezzo:280 €
Comune:Forli' (FC)
Tipologia:Altro
Quadro artista romagnolo Alfiero Tavanti
Sull'artista
Accade, talora, ma sempre più spesso ora, rispetto passato, di incontrare degli artisti come Tavanti che si sono esiliati da soli, ma sempre riconducibili a una idea della pittura come un modo concreto e manuale, per cercare una propria verità esistenziale. Tavanti è un cercatore di paesaggi e di colori un po' sregolati, e dichiara di covare un realismo diretto. Il suo rapporto con il "veduto" e il "riprodotto" entra in crisi. La figura umana, o il cielo, o la linea delle colline, perdono la precisione del rispecchiamento e si logorano ai margini. Tavanti dubita dell'occhio e il suo dubbio precipita sulla tela in coaguli allusivi, si deforma, si allarga, nella macchia, nell'alluvione cromatica, in un caleidoscopio di figure riconoscibili e di relitti d'immagini. Una lezione di espressionismo rivisitato.
Tavanti opera nelle sue figure una conversione in allusioni mitologiche, il relitto antropomorfo degli ultimi quadri non aspira più a ricordare gli uomini, ma gli dei. I cieli grigi si popolano di esseri quasi umani: angeli o giganti. Le macchie di Tavanti sono ormai delle mitobiografie dipinte.
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