RIPETIZIONI ECONOMIA POLITICA IULM - SFONDARE UN FALSO "MURO"
l'esame di economia politca IULM, un esame che è un falso problema e che rappresenta un’importante opportunità formativa.
Ripetizioni volte alla preparazione dei programmi di Economia Politica della Università IULM, basate sull’effettiva modalità d’esame, esercizi mirati per superare l’esame ed appropriarsi della materia.
Lezioni individuali (disponibili sia di persona che online). Lezioni di gruppo
Per informazioni e appuntamento scrivere su Whatz App o Viber al +39 331 48 68 930
I corsi di Economia Politica dei professori della Università IULM, sono visti da molti studenti come degli scogli insormontabili.
Eppure il superamento delle difficoltà nel comprendere e sostenere bene questo esame ti metterà in condizione di affrontare in modo diverso sia i successivi insegnamenti specialistici che la comprensione degli eventi economici nella vita professionale.
I problemi nascono soprattutto se si sono fatti studi umanistici, ed se anche in misura minore, se si sono fatti studi non economici.
Per questo motivo l’insegnamento che prima veniva impartito a livello di laurea triennale è stato prima sospeso, e poi riammesso alla specialistica, probabilmente sperando che chi giunge a questo livello abbia già colmato il divario tra scuola superiore e università.
Come risolvere il problema quindi? Sono disponibili una marea di dispense e materiali, tanto copiosi quanto poco utili.
Ciò che nella realtà necessità allo studente è di ottenere un insegnamento individuale che colmi il divario tra, quello che viene detto in classe e ciò che lo studente può realmente capire della materia, con gli strumenti che le scuole superiori gli hanno dato, diversamente qualsiasi dispensa, testo o lezione in classe sarà scarsamente proficua.
La modalità stessa della: “lezione collettiva†in classe pone questo limite serio alla libertà di scelta del professore circa “come trattare†gli argomenti.
Infatti il docente deve necessariamente iniziare a spiegare dando per scontato un livello di preparazione standard, comune a tutti gli studenti, diversamente sarebbe necessario un docente per ogni allievo.
Come fare quindi? La soluzione sta nel trovare un docente esperto che sappia individuare le carenze dello studente seguendo due strategie base:
1) Introdurre gli argomenti chiave per la comprensione con esercizi pratici, chiari e applicabili alla realtà; La semplificazione è la scissione di problemi complessi in argomenti più semplici è necessaria, ma il livello di profondità dipende dal livello di bisogno dello studente;
2) Appena raggiunto questo obiettivo, passare all’esecuzione di esercizi mirati al superamento della prova d’esame, che sono per loro natura complessi e strutturati per testare la preparazione sull’intero programma.
3) Identificare con un primo incontro le reali necessità dello studente e programmare in modo serio e rigoroso cosa fare, quanto fare e in che tempi.
Far mancare una di queste fasi rappresenta un danno arrecato allo studente, di cui purtroppo si accorgerà troppo tardi.
Trascurare la fase 1 e concentrarsi solo sull’esame penalizzerà il livello di comprensione e quindi il voto per quell’esame, ma anche per tutti gli altri insegnamenti specialistici. Tale penalizzazione si estenderà poi negli anni nella minore capacità di competere nel mondo del lavoro.
Di convesso trascurare la parte 2 è altrettanto sbagliato. Infatti durante i primi incarichi di lavoro c’è una forte asimmetria informativa tra voi e il vostro datore di lavoro circa le vostre capacità e preparazione. L’unico “strumento di misura†a disposizione del vostro futuro datore di lavoro sono:
1) La conoscenza della qualità dei programmi dell’università;
2) Il voto conseguito;
3) L’immagine che sapete comunicare di voi durante i colloqui selettivi.
Emerge chiaramente il forte squilibrio in favore di un voto almeno discreto.
Gli errori più comuni commessi di solito sono:
1) Aspettare troppo: la mancanza di conoscenza della materia induce lo studente a rinviare la ricerca delle ripetizioni. In media anche lo studente più attento impiega almeno due settimane per capire di essere in difficoltà. Affrontare precocemente il problema significa avere bisogno di un numero minore di ripetizioni e mettersi prima in grado di comprendere il docente in classe. Tutto questo porta a grossi benefici per la preparazione e il voto finale;
2) Pensare di potercela fare da solo: Spesso si pensa che una dispensa o qualche dritta di collega di corso possa aiutare. La verità è che la dispensa aiuta chi ha già compreso ad avere una visione di sintesi, mentre l’amico può essere molto utile ma sicuramente non possiede gli strumenti necessari per capire in prospettiva quali sono le tue carenze formative;
3) Rivolgersi a Studenti o persone che non conoscano approfonditamente la materia ed il programma specifico: Lo studente non conoscendo la materia ha una grossa difficoltà nel poter comprendere se chi lo sta seguendo sia veramente in grado di aiutarlo nel modo corretto. Di certo uno studente, per quanto bravo, non possiede l’esperienza necessaria per guidare un’altra persona. Neppure il fatto di essersi laureato nella stessa università può aiutare. L’unica vera garanzia è una conoscenza approfondita sia della materia che delle modalità d’esame da parte di chi impartisce le ripetizioni e una seria capacità di programmazione dell’intervento.
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