Conversazioni con Gian Luigi Rondi
"RONDI VISTO DA VICINO"
Gian Luigi Rondi, la vita e il cinema
Gian Luigi Rondi, sollecitato da Simone Casavecchia, parla della sua vita, del suo impegno nel cinema, della sua carriera di critico cinematografico, dei Festival che ha diretto e quelli che ha creato. Ma parla anche di politica, di teatro, letteratura, musica e dei molti amici del cinema di ieri e di oggi. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di una delle figure più emblematiche del nostro tempo che ha saputo raccontare la vita dello spettacolo in Italia, e del cinema in particolare, attraverso la lente mai deformata del critico e dell'organizzatore culturale. Nella conversazione si ritrovano - come amici o schierati su fronti opposti - nomi del cinema, dell'arte, della politica: Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Anna Magnani, Giulio Andreotti e tutta l'Italia che anche grazie al cinema si è raccontata al mondo negli anni passati. La Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, il Premio di David Donatello, e oggi il Festival del Cinema di Roma vi appariranno come non li avete mai immaginati. Ascoltando Gian Luigi Rondi il cinema italiano si svela nella sua unicità, rivelando il meccanismo umano e professionale che lo anima, regalandoci anche qualche segreto.
Il libro contiene 40 pagine di fotografie inedite che raccontano e testimoniano, una vita spesa nell'amore del cinema italiano.
GIAN LUIGI RONDI
Critico cinematografico, saggista, operatore culturale, collaboratore dell'Enciclopedia Italiana.
Dal 1947 critico de Il Tempo e La Rivista del Cinematografo, corrispondente dall'Italia per il cinema di Le Figaro e di periodici come Cinémonde e Le Film Français, nel 1949 organizza con il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici il primo Congresso nazionale della critica cinematografica. Membro di numerosi festival, fra cui Venezia (1949), Berlino (1961 e 1982), Rio de Janeiro (1965), Cannes (1967 e 1980), nel 1971 è nominato sub-commissario per il cinema della Biennale, dove istituisce i Leoni d'oro alla carriera, e presidente della Biennale nel quadriennio 1993-96. Autore di numerosi documentari e curatore dei dialoghi di film stranieri (Tutto l'oro del mondo, 1961, di R. Clair; Luci d'inverno, 1963, I. Bergman), tiene corsi di cinema presso alcune Università, fra cui la Cattolica di Milano, La Sapienza di Roma e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Pubblica inoltre saggi e volumi, come Un lungo viaggio. Cinquant'anni di cinema italiano raccontati da un testimone (1998) e Kurosawa, Bergman e gli altri...Parte prima 1947-1975 e Parte seconda 1976-2000 (2000).
Medaglia d'oro dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte, Premio Speciale della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri "per l'organizzazione culturale".
Attualmente è presidente dell'Accademia del Cinema italiano (Premi David di Donatello) e del Festival del Cinema di Roma.
SIMONE CASAVECCHIA
Storico e critico cinematografico, organizzatore culturale, ha insegnato Storia del Cinema Europeo all'Università statale di Città del Messico.
Ha tenuto conferenze e incontri sul cinema italiano in vari centri ed istituti di cultura.
E' fra gli autori della "BiblioFellini" edizione del Centro Sperimentale di Cinematografia e la Fondazione Federico Fellini (2002-2004) e del volume "Io sono la mia invenzione. L'Europa, Fellini e il cinema italiano negli scritti di Angelo Arpa".
Per il centenario di Amedeo Nazzari ha curato il volume "Amedeo Nazzari. L'uomo, il divo, l'attore", edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia (2007).
Attualmente è direttore editoriale della casa editrice Edizioni Sabinæ.
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