Tipologia : Rustico/Casale
Numero Locali : 4
Superficie (mq) : 250
Box/Posto auto : No
Antica torre medioevale che faceva parte del complesso difensivo del Castello di Baggiovara, di proprietà del marchese Bonifacio di Canossa e distrutto nel 1312 in una lotta tra Guelfi e Ghibellini. La Torre è a pianta quadrata di circa 8 metri ed è composta da quattro piani più la colombaia. Nel piano seminterrato, al quale si accede da una porticina posta alla destra dellâ€(TM)ingresso al piano nobile, è presente un camino funzionante e vi è un bagno con doccia. Il piano nobile si raggiunge da un portone in legno massiccio ancora dotato di chiavistello posto qualche gradino sopra il terreno e, direttamente dal seminterrato, da una scala interna. A questo piano abbiamo già un primo assaggio degli affreschi che caratterizzano i successivi livelli della torre. La volta a botte, infatti, è finemente decorata con motivi di rose intrecciate e nelle lunette sono raffigurati dei paesaggi agresti della campagna modenese. Questi affreschi, come quelli che seguiranno nelle sale successive, risalgono alla metà del â€~500 e sono attribuiti al noto pittore Nicolò dellâ€(TM)Abate o ad interventi di artisti appartenenti alla sua scuola. Un vano scala con volta a botte ci conduce al secondo piano dove è posto, prima di entrare sul piano, un piccolissimo bagnetto. Nella sala, forse la più ricca a livello ornamentale, è presente un camino monumentale di marmo bianco ed un soffitto di travi e tavole di legno dipinte di forma ottagonale. Sulle pareti dipinti che raffigurano episodi dellâ€(TM)Orlando furioso e riquadri con grottesche figure. Lâ€(TM)itinerario pittorico continua al piano terzo dove sono presenti pareti affrescate in uno stato che necessita un intervento di recupero. La torre è collocata nel comune di Modena, a circa 7 km dal centro storico, ma completamente immersa nella realtà agreste della campagna modenese, nella frazione di Baggiovara. La torre, circondata da campi destinati alla raccolta del fieno, è posta in un contesto di vecchie cascine, ora ristrutturate in dimore dotate di tutti i confort, ora ancora da recuperare. Lâ€(TM)edificio, a seguito dellâ€(TM)acquisto del dott. Teodosio Greco, è stato completamente consolidato e ripristinato nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza per i Beni Storici e nellâ€(TM)ambito delle attività di valorizzazione finalizzate alla fruibilità pubblica dellâ€(TM)edificio. Nellâ€(TM)anno 2001 è stata realizzata, in collaborazione con il FAI, una iniziativa di apertura delle dimore storiche del territorio che ha portato circa 5000 visitatori nelle giornate del 17/18 Marzo. La Torre è stata visitata e resa oggetto di studio dalla storica francese dellâ€(TM)arte Sylvie Beguin, conservatrice onoraria dei Musei di Francia e dallo storico dellâ€(TM)arte Vittorio Sgarbi.
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