Tipologia : Rustico/Casale
Superficie (mq) : 970
Box/Posto auto : No
ANTICO MONASTERO MEDIOEVALE L'attuale Villa La Paolina era originariamente l'edificio principale di un convento abitato sin dal 1600 da suore di clausura, seguaci di San Francesco, chiamate Paoline. La ristrutturazione del convento per trasformarlo nell'attuale villa è iniziata nel 1976, con l'obiettivo imprescindibile, indubbiamente raggiunto, di salvaguardarne l'identità artistica, la coerenza storica e soprattutto di conservare e perpetuare l'antica atmosfera mistica che il luogo da sempre evoca. La villa principale, chiamata familiarmente La Paolina, è un edificio su 4 piani che si erge su una collina coronata sulle pendici da un bosco di roverelle di 2 ettari, da uliveti, vigneti di trebbiano e sangiovese e circondata da sette ettari di campi coltivati. Tutti i viali che percorrono il parco che circonda la villa sono limitati da cipressi caratteristici della campagna toscana. Ai margini del bosco di roverelle si trova anche un piccolo laghetto naturale alimentato da una sorgente sotterranea e circondato dalla tipica flora italica delle zone umide. Questa varietà di habitat naturale si riflette in una eccezionale ricchezza di fauna: passeggiando nella villa non è infrequente osservare allodole, beccamoschini, storni o anche strillozzi Anche gli edifici secondari del convento sono stati riconvertiti. Di fronte alla villa, ad es., l'antica stalla è stata trasformata in una comoda depandance. Più in basso il complesso delle antiche cantine, dove in passato i vecchi proprietari trasformavano l'uva dei vigneti in ottimo vino sangiovese e trebbiano e addirittura distillavano la grappa, è stato parzialmente trasformato nella casa del custode con camino a legna, 3 camere da letto e 2 bagni. Una parte, altrettanto grande, è invece ancora adibita a cantina e dispensa. Nemmeno le parti secondarie del convento sono state trascurate. Il pozzo dove le suore attingevano l'acqua ha mantenuto la struttura dell'epoca. Sotto il porticato del primo piano ,incassato nel muro esterno esiste ancora il forno a legna dove le suore cucinavano il pane. Tutt'ora esso è utilizzabile per fare pane, pizze e focacce. Nonostante il comfort moderno, infine, ogni angolo della casa ha particolari che richiamano l'epoca antica, come la mangiatoia in legno trasformata ora in fioriera nel terzo salone dipinto che un tempo era la stalla in cui veniva rinchiuso il bestiame; o gli anelli per legare i cavalli, rimasti intatti sia accanto alla mangiatoia sia sui muri esterni della villa. Un grande prato nella parte antistante la villa,da dove adesso si può ammirare il tramonto dietro il monte Cetona, era all'epoca del convento il grande orto; da lì parte una scala in pietra che conduce a un'antica grotta , allora deposito di forconi e attrezzi, e che ora puo' essere usata come spogliatoio prima dell'ingresso alla grande piscina di 15x7m con luci interne notturne e vista sui campi, circondata per privacy da una siepe d'alloro. Grandi giare
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