Tipologia : Rustico/Casale
Superficie (mq) : 660
Stato : Ristrutturato
Uno splendido muro di cinta, modellato in una serie di archi di cerchio, fa da corona ai due ettari di terreno coltivati a giardino e a frutteto in cui è immersa questa particolarissima dimora che rivela sin dal nome, Villa Taverna, la funzione originaria di luogo di sosta e ristoro per i viaggiatori: è infatti situata lungo lâ€(TM)antico tracciato che congiungeva Taranto ad Otranto, la messapica via Sallentina. Sorto in una località di Nardò (Le), le Cenate Vecchie, da sempre rinomata per lâ€(TM)intensa coltivazione di olivi e viti, lâ€(TM)edificio originario, costituito da un ampio locale a tre navate, è stato poi affiancato da unâ€(TM)altra costruzione che, sviluppata su due piani, ha assunto, sul finire del â€~700, lâ€(TM)attuale aspetto di notevole bellezza ed eleganza. Lâ€(TM)antica locanda è stata utilizzata prima come stalla a servizio della fiorente masseria e quindi, nella più recente ristrutturazione, convertita in unâ€(TM)ampia sala ricevimenti, finemente arredata e fornita di servizi igienici e cucina attrezzata. Il corpo principale della villa, invece, ha sempre mantenuto la propria destinazione residenziale. La severa struttura architettonica, è ingentilita, nei due prospetti, posti sullâ€(TM)asse Nord-Sud, da elementi decorativi che dinamizzano il portale dâ€(TM)ingresso e il balcone con la balaustra sovrastante e rendono questo edificio davvero unico. Sia al piano terra che al primo piano, la disposizioni dei locali fa perno sul salone passante. Al piano terra, lâ€(TM)ampio androne, voltato a stella, con magnifico affaccio sul giardino, serve i vari locali laterali che costituiscono due unità immobiliari indipendenti, entrambe con volte a botte: quella sulla destra costituita da un salone molto spazioso con camino ed angolo cottura e da un bagno ed invece quella a sinistra, più articolata, composta da un soggiorno con cucina, due camere da letto, un bagno ed un cortile privato. Una scala dâ€(TM)accesso interna, inquadrata in un portale a doppia cornice e riccamente decorata, conduce al piano nobile, tutto voltato a stella, ed anchâ€(TM)esso, secondo uno schema planimetrico veneziano, imperniato sul salone principale attorno al quale sono disposti i cinque vani laterali (4 camere da letto, servite da due bagni, ed il vano cucina). Oltre allâ€(TM)ampio uliveto, il terreno è coltivato a frutteto, orto ed agrumeto ed è dotato di un impianto di irrigazione alimentato dal pozzo artesiano esistente. La varietà delle essenze ornamentali e la bellezza tutta del luogo è esaltata dallâ€(TM)oculata illuminazione che valorizza i viali interni ed i percorsi esterni alla villa. La villa si inserisce poi in un sistema di dimore storiche che, a seguito delle trasformazioni operate tra la fine del settecento ed i primi del novecento su antiche masserie, hanno reso questo territorio unico per eleganza e varietà di stili architettonici che, in quegli anni, celebravano riccamente il mito del buon vivere agreste. La prossimità alla meravigliosa costa di Santa Caterina così come ai maestosi pini del Parco Naturale di Porto Selvaggio, giustificano appieno lâ€(TM)epigrafe posta sul portale dâ€(TM)ingresso che inneggia alla salubrità dellâ€(TM)aria e rendono la proprietà adatta ad un uso che preveda, anche parzialmente, delle finalità turistiche e ricettive.
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