ENZO SANTARELLI
STORIA DEL MOVIMENTO E DEL REGIME FASCISTA
(Voll. I - II)
In copertina foto dell'Epoca fascista
VOL. PRIMO: L'Italia dal 1900 al 1918, Il nazionalismo adriatico, La crisi rivoluzionaria, La marcia su Roma, I governi di coalizione, La costruzione del regime, Fascismo e antifascismo, Stato totalitario e conciliazione.
VOL. SECONDO: Crisi economica e Stato corporativo, il fascismo in Europa e nel mondo, La guerra d'Etiopia, Verso la guerra, crisi del regime, L'Italia in guerra, Il crollo del regime, indice dei nomi.
L'Unità - Editori Riuniti, Roma
Prima edizione 1967
Prefazione di Luigi Longo
EDIZIONE FUORI COMMERCIO riservata agli abbonati dell' Unità
Copertina rigida in similpelle bordeaux con sovraccopertina illustrata e risvolti interni, pagine 597 + 608
formato cm. 22X15
Documentazione fotografica in tavole fuori testo in bianco e nero su carta patinata.
Stato di conservazione: OTTIMI
Fascismo movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 con la creazione del primo fascio di combattimento. Appoggiata l'impresa fiumana di D'Annunzio (1919) e costituitosi in Partito nazionale fascista nel 1921, il fascismo raccolse le simpatie di molti reduci delusi dalle promesse non mantenute, dei nazionalisti che denunciavano la vittoria mutilata, dei conservatori timorosi di un'avanzata bolscevica in Italia, degli agrari in lotta contro un sindacalismo schierato su posizioni utopistiche e rivoluzionarie cui opposero l'azione armata delle squadre d'azione. L'inerzia e la connivenza della corona da una parte e l'incoerente, tardiva azione delle forze democratiche dall'altra aprirono la strada al fascismo in Italia quando il 28 ottobre 1922 Mussolini ordinò ai suoi seguaci la marcia su Roma.
Il fascismo è un'ideologia politica sorta in Italia nel XX secolo per principale iniziativa di Benito Mussolini, e poi diffusasi, con caratteristiche differenti, in altri stati europei (principalmente in Spagna e Germania) e nel resto del mondo. È un movimento di carattere nazionalista, anticapitalista, autoritario e totalitario, ma tale ideologia è definita ed è interpretata come un movimento allo stesso tempo rivoluzionario e reazionario, sebbene la sua natura prevalente sia tuttora oggetto di dibattito.
Enzo Santarelli (Ancona, 12 gennaio 1922 – Roma, 3 ottobre 2004) è stato un politico e storico italiano.
Vicino al fascismo di sinistra nell'adolescenza, durante la guerra prestava servizio militare a Foggia quando l'8 settembre 1943 fu firmato l'armistizio. Allo sbandamento del suo reggimento, Santarelli si arruolò volontario nel 1º Raggruppamento motorizzato del ricostituito Esercito italiano, combattendo i tedeschi a Mignano Monte Lungo.
Membro del CLN di Ancona per il Partito liberale, nel 1946 aderì al Partito repubblicano e si laureò in Scienze politiche a Firenze con una tesi su Benedetto Croce. Passato al Partito comunista nel 1948, fu candidato, non eletto, nel Fronte popolare. Nel 1956 fu segretario della Federazione comunista di Ancona e nel 1958 fu eletto alla Camera dei deputati.
Nel 1959 pubblicò Il socialismo anarchico in Italia, dal 1963 diresse la rivista Comune democratico e fu redattore della Rivista storica del socialismo e della Rivista storica dell'anarchismo. Nel 1964 seguirono Le Marche dall'Unità al fascismo e nel 1966 la Storia del movimento e del regime fascista.
Professore di Storia contemporanea all'Università di Urbino, Santarelli continuò le sue ricerche storiche con la Storia sociale del mondo contemporaneo (1982), la biografia di Pietro Nenni (1988), la Storia critica della Repubblica (1996), fino alle ultime opere sul fenomeno del berlusconismo.
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