Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 3
Superficie (mq) : 80
Piano : Ultimo
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : No
Rif: 01 - Centro Storico via Giolitti proponiamo : Nel tratto della via che va da Porta Maggiore al Tempio di Minerva appartamento in ottime condizioni interne posto al 5° ed ultimo piano composto da : ingresso, soggiorno, camera, cameretta, cucina, bagno, ripostiglio. L'appartamento gode di doppia esposizione ed è molto luminoso. Euro 350.000,00 Per maggiori informazioni chiamare Ve.Lo.Services allo 06 77590754 www.veloservices.it ESQUILINO Le pur rilevanti persistenze antiche sono state completamente soffocate dalla parte residenziale del rione attuale, edificata ex novo dopo il 1870 come quartiere d'abitazione per la nuova borghesia impiegatizia (Nuovo Quartiere Esquilino). Ciò ne ha definito le caratteristiche edilizie ed urbanistiche, e ne fa uno dei più regolari di Roma, insieme al rione Prati. A partire dal 1870 (anno nel quale fu nominata una commissione per tracciare il nuovo assetto dei quartieri di Roma), lâ€(TM)Esquilino conobbe un cospicuo sviluppo urbanistico, grazie anche alla sua particolare configurazione; i ruderi delle Terme di Diocleziano da un lato, dallâ€(TM)altro i fervidi lavori per la costruzione della nuova stazione ferroviaria, quindi S. Maria Maggiore con poche case davanti ed una serie di residenze private; il tutto in mezzo allâ€(TM)aperta campagna. Il piano regolatore di Viviani, approvato nel 1873, fece di Piazza Vittorio il polo dellâ€(TM)irraggiamento stradale e quindi il fulcro del rione. Su iniziativa del Conte Luigi Pianciani veniva fornita di strade ed impianti la zona corrispondente allâ€(TM)attuale crocevia tra Viale Manzoni, Via di Porta Maggiore e Via Principe Eugenio. Furono edificate allâ€(TM)epoca casette duplex a due-tre piani, ancora visibili lungo lâ€(TM)omonima Via Pianciani, lungo Via Balilla e Via di Porta Maggiore. Nel 1883 venivano completati gli impianti edilizi siti lungo Via Merulana e via Ferruccio, mentre nel 1888 risulta completata lâ€(TM)edificazione nellâ€(TM)area compresa tra Piazza Vittorio e la Stazione ferroviaria; risale a questo periodo anche il completamento dellâ€(TM)assetto edilizio lungo via di S. Croce in Gerusalemme (villini dâ€(TM)edilizia popolare a due â€" tre piani con annesso giardino, ancora visibili oggi lungo il primo tratto della via, allâ€(TM)incrocio con viale Manzoni). Tali consistenti lavori di riqualificazione urbanistica comportarono scavi ed un generale abbassamento del livello del rione; numerosi quindi i ritrovamenti archeologici, tra i quali diverse statue rinvenute nei giardini della Villa di Mecenate e nellâ€(TM)area dellâ€(TM)attuale Piazza Vittorio. In questi anni l'Esquilino diviene il centro del turismo religioso dell'epoca, fino alla fine dell'ottocento quando il rione diventa residenza degli austeri burocrati scesi da Torino al seguito del governo reale di Vittorio Emanuele II; il quartiere assume quindi una connotazione “piemonteseâ€, ed a tutte le strade del quartiere sono cambiati i nomi: Via Cavour, Via Carlo Alberto, Via Principe Amedeo, ecc.
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