Tipologia : Appartamento
Numero Locali : 3
Superficie (mq) : 90
Piano : Ultimo
Box/Posto auto : No
Posizionato in zona panoramica vista colli di Bergamo, troviamo trilocale al secondo e ultimo piano in condominietto di recente ristrutturazione esterna e così composto: ingresso disimpegno, soggiorno con angolo cottura e balcone, camera matrimoniale, bagno con doccia, scala interna che porta ad un'ulteriore camera matrimoniale con travi a vista e lucernario Al piano terra cantina e posto auto completano la proprietà. Serramenti nuovi in pvc, canna fumaria per stufa, caldaia nuova a condensazione, aria condizionata. L'antichità[modifica | modifica wikitesto] Poche sono le notizie inerenti alla storia del borgo nei periodi antecedenti al Medioevo: si sa che il territorio comunale fu inserito nella corte regia della Morla, istituita dai Longobardi, e che il toponimo inizialmente era menzionato come Poltraniga, poi traslato in Poltranica. L'origine etimologica non è chiara, anche se c'è chi ipotizza possa essere collegata al paese di Ranica, diviso territorialmente dal colle Maresana. Il Medioevo[modifica | modifica wikitesto] Ponteranica ha invece condiviso spesso il proprio destino politico ed amministrativo con il vicino paese di Sorisole, con il quale si trovava inserito già nella corte regia della Morla di epoca longobarda. Il periodo successivo fu caratterizzato dallo sviluppo del feudalesimo che, inserito nel contesto del Sacro Romano Impero, vide i due borghi finire in gestione alla diocesi di Bergamo prima, ed ai monaci della valle di Astino poi. Ed è a quel periodo che risalgono i primi documenti che attestano l'esistenza del borgo: nel XII secolo vengono infatti citati i nomi di Ponteranica e della contrada Prato della Rovere (oggi Petos). Quell'epoca si caratterizzò per i violenti scontri tra guelfi e ghibellini, che non risparmiarono nemmeno il borgo di Ponteranica. Di fazione guelfa, rivestì un ruolo di primissimo piano nello scenario delle lotte nella provincia bergamasca. Questo costrinse il paese a dotarsi di numerose fortificazioni intorno al nucleo abitativo, la principale delle quali si trovava nella parte alta del borgo e, comprendente un castello con torri e bastioni, era conosciuta con il nome di Castello della Moretta. Le cronache del tempo ci raccontano numerosi fatti di sangue, incendi e distruzioni negli ultimi anni del XIV secolo, con attacchi e rappresaglie a cui pone momentaneamente fine l'intervento di Gian Galeazzo Visconti. La tregua durò poco, tanto che già nel 1404 i ghibellini della città di Bergamo attaccarono Sorisole e Ponteranica, distruggendo le torri difensive e causando più di trecento morti. Età moderna[modifica | modifica wikitesto] La situazione si ribaltò due decenni più tardi con l'arrivo della Repubblica di Venezia che appoggiava la fazione guelfa. La Serenissima emanò una serie di privilegi ed agevolazioni per Ponteranica e Sorisole, che si erano apertamente schierate a favore della dominazione veneta durante le lotte che questa combatté contro il Ducato di Milano sostenuto dai ghibellini. Seguirono quindi secoli socialmente e politicamente tranquilli, con l'agricoltura motore trainante dell'economia dell'intera zona, considerata fiscalmente terra separata e quindi non soggetta a dazi ed imposizioni fiscali. Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto] Nei secoli successivi non si verificarono eventi di particolare rilievo per Ponteranica, che seguì le sorti del resto della provincia bergamasca. Nel settembre 2009 il neo sindaco Cristiano Simone Aldegani (Lega Nord) decise di rimuovere la targa che intitolava la biblioteca comunale a Peppino Impastato, barbaramente ucciso dalla mafia di Cinisi (PA) il 9 maggio 1978 per intitolarla al sacerdote di Ponteranica Giancarlo Baggi. Interpellato in proposito dal programma televisivo Le Iene (puntata del 6 ottobre 2009) disse che "La Lega è un partito territoriale" e che pertanto operava la propria scelta ispirandosi a detto criterio.[6][7]
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