Tipologia : Ville singole o a schiera
Superficie (mq) : 250
Villa Bonamì, si trova a Matino, a pochi chilometri dalle bellissime spiagge di Gallipoli, si estende su 4,5 ettari di terreno, interamente recintati, attraversati da stupendi viali di pini. Numerosi gli ulivi secolari. E' una sorta di villaggio sportivo con al centro una villa gentilizia in stile liberty del 1833, composta da 8 vani con volte a stella + servizi. A poca distanza dalla villa sorge un altro piccolo immobile. Nella tenuta sono presenti un campo di beach-volley ed un campo da tennis in terra battuta, entrambi illuminati, ed una piscina in corso di costruzione. Nel territorio matinese sono stati trovati reperti risalenti ad età preistorica (località grotta Sant'Ermete) testimonianti l'esistenza di insediamenti umani risalenti al neolitico. Nessuna traccia di presenze umane da tale periodo fino al 950-1000 d.C. - 1000 d.C.epoca a cui risale l'insediamento basiliano in località Sant'Eleuterio di cui sono ancora visibili alcuni resti fra i quali parte della cripta ipogea. Alcuni palazzotti cinquecenteschi di buona fattura testimoniano una certa vivacità della cittadina nel periodo. La gran parte degli edifici di interesse architettonico risalgono però al periodo Borbone (1724-1860), momento di sviluppo notevole sia per Matino che per tutto il Meridione. Di una certa rilevanza è anche il palazzo dei Marchesi del Tufo, eretto nel XIV secolo quale rocca di difesa e rimaneggiato più volte nel corso dei secoli fino all'attuale aspetto che risale al primo scorcio del XVIII secolo, con l'apertura sulla facciata di una grande trifora e la risistemazione della piazza antistante, oggi Piazza San Giorgio. Imponente la Chiesa Matrice, intitolata anch'essa a San Giorgio Martire, in stile tardo barocco e a pianta tipicamente a croce latina fu costruita nella seconda metà del "700, su una preesistente chiesa che è rappresentata dal braccio minore dell'attuale fabbrica. Ancora da segnalarsi la seicentesca Chiesa del Carmine e la Chiesa del Rosario, una volta dedicata a "Santa Maria del Soccorso" nonché cappella del convento domenicano (in passato adibita a struttura ospedaliera e di ricovero per i pellegrini che da Lecce procedevano per Santa Maria di Leuca e viceversa) diventato ormai quasi invisibile in quanto molti dei locali appartenenti al convento stesso sono stati occupati dagli uffici del comune in epoca moderna e visibilmente modificati fino a farne scomparire le caratteristiche architettoniche.
Indicaci il motivo per cui vuoi segnalare questo annuncio:
Grazie per averci aiutato a far rispettare le regole di pubblicazione degli Messaggio.