Tipologia : Ville singole o a schiera
Numero Locali : > 4
Superficie (mq) : 180
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : No
A pochi km (circa 6) dal centro di CAMPAGNANO deliziosa villa bifamiliare immersa nel proprio giardino, silenziosa, ventilata e soleggiata. Composta al piano terra da ingresso ampio salone, pranzo, cucina abitabile, camino, bagno doccia. Ampia balconata coperta tutto intorno comunicante con il giardino. Al primo piano 3 grandi camere da letto, 1 bel bagno vasca, terrazza. Pitture esterne ed interne eseguite con materiali ecologiche. Impianto di allarme esterno perimetrale e a sensori di calore internamente. Parcheggio. Riscaldamento autonomo. Al piano seminterrato un miniappartamento che la proprietà desidera tenere e non affittare con annessa sua porzione di terrazza e giardino. Dal sito www.comunecampagnano.it Nella valle di Baccano compaiono le più antiche testimonianze dell'occupazione umana del territorio di Campagnano. La scelta dell'area in cui insediarsi fu senza dubbio determinata dalla presenza del lago, dall'esposizione favorevole e dalla natura vulcanica del terreno, elementi che ricorrono negli abitati dell'Età del Bronzo, che preferivano la vicinanza di acque e terreni sfruttabili sia per l'agricoltura che per l'allevamento. L'insediamento più antico tra quelli rinvenuti è databile alla Media Età del Bronzo, ovvero intorno al 1500 a.C.. Durante l'Età del Bronzo Finale e la prima Età del Ferro (CII - IX secolo a.C.) sia la zona meridionale che quella settentrionale di Campagnano vennero frequentate, ma gli insediamenti più importanti erano concentrati nella zona occidentale, a causa della vicinanza con il lago di Baccano e con quello di Martignano. Nell'antichità, opere intense di disboscamento sembrano essere avvenute soltanto a partire dal VI secolo a.C. All'VIII secolo a.C. vengono datati un piccolo insediamento a Mole dei Monti, già occupato nell'Età del Bronzo, ed una necropoli di un centinaio di tombe in località Costa del Follettino; inoltre nel 1985, durante i lavori agricoli, è stata individuata una tomba isolata nella zona compresa tra Monte dell'Impiccato e Poggio del Mello; la datazione dall'VIII secolo a.C. è determinata in base al corredo contenente pochissima ceramica e molti oggetti di bronzo. Nel VII secolo a.C. si assiste al tentativo di ricolonizzare le alture di Monte Sant'Angelo. Tutte le tombe di questo periodo somigliano molto più a quelle dei territori falisco e capenate, che a quelle del territorio veiente, poiché, gravitando nell'orbita veiente, l'area in esame subisce l'influenza di quella cultura formatasi tra i Monti Sabini, i Monti Cimini e il Tevere.
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