Tipologia : Ville singole o a schiera
Superficie (mq) : 2000
Ascensore : Si
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : No
Tavernelle - Alle porte di Osteria Nuova, vendesi bellissima villa del '500 in perfette condizioni denominata Villa Masetti, con ampio parcheggio e un ettaro di parco. Al suo interno troviamo numerosi uffici attrezzati, quattro terrazze, impianto di condizionamento, ascensore, wifi, infissi in doppio vetro. Attualmente è adibita ad uffici di rappresentanza ma si presta a diversi cambi d'uso o per stabilire la sede di un ufficio professionale associato. La proprietà comprende anche l'attiguo oratorio con teatro "romano". € 2.000.000 Rif. SE499 - Agenzia Kapitalre Tel Costruita per volere della famiglia Armi nel XVI secolo è passata ai conti Bianchini nei primi decenni del '600, si affacciava direttamente sulla strada prima che il vecchio ponte sul torrente Lavino venisse demolito per par spazio a quello attuale realizzato alla spalle della residenza. Il palazzo è a pianta rettangolare con tetto a triplice spiovente e facciata sormontata da fronte triangolare, si struttura su tre livelli, oltre al piano interrato e quello mansardato. Alla sua sinistra è collegato all'oratorio di San Bernardino (che appartiene alla stessa proprietà) collegato a sua volta ad un altro edificio che un tempo era era adibito ad alloggio del fattore, con fienile e portico a pilastri. E' invece scomparso il porticato cinquecentesco che caratterizzava l'edificio principale, che presenta tre ingressi con ampi atri. Un tempo, in sette stanze presenti nell'edificio c'erano grandi camini, con affreschi riconducibili a Ferdinando Fuochi, pittore barocco che operava su Bologna e Roma. Tipologia di edificazione abbastanza comune nelle campagne bolognesi, simile ai più noti Palazzina Lignani (oggi Malvezzi Campeggi) in Comune di San Lazzarodi Savena, la villa detta 'il Bosco' a Pizzocalvo e il famoso 'Tuscolano' a Saliceto di Castelmaggiore, distrutto nell'800. Durante la seconda guerra mondiale una serie di attacchi aerei volti a danneggiare il ponte sul Lavino lesionarono parte dell'edificio per cui non è possibile più percepire l'originaria disposizione interna degli ambienti. Oggi rimangono al piano terreno la sala ornata da stemmi e motti, nel fascione superiore delle pareti, e un piccolo atrio attiguo all'ingresso principale con alcuni ovali dipinti a paese e un'aquila in stucco, che rappresenta la famiglia Bianchini.
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