Tipologia : Ville singole o a schiera
Numero Locali : 4
Superficie (mq) : 140
CASCINE GANDINI: Bella villa centrale dagli ampi spazi abitativi. Al piano terra grande soggiorno, cucina abitabile e bagno di servizio con doccia; al piano superiore tre camere da letto e bagno padronale con vasca. Al piano interrato box doppio, lavanderia e ripostiglio. Completa la proprietà lo spazio esterno privato di 80mq. Riferimento annuncio: p35 COME RAGGIUNGERE PALAZZO P: Situata poco più a nord di Crema, nella parte nord-occidentale del territorio provinciale, è compresa tra i comuni di Agnadello, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Bagnolo Cremasco, Vaiano Cremasco, Monte Cremasco e Pandino. La posizione geografica offre diverse possibilità di collegamento stradale: a un chilometro corre la strada statale n. 415 Paullese e a 2 km la strada statale n. 472 Bergamina mentre il più vicino tracciato autostradale, l'A1 Milano-Napoli, cui si accede dal casello di Lodi, dista 19 km. La rete ferroviaria si raggiunge con facilità: la stazione di riferimento, lungo la linea Treviglio-Milano, dista soltanto 7 km. Il collegamento con la rete di traffico aereo è garantito dall'aerostazione più vicina, posta ad appena 34 km, scalo tra i più importanti sulle rotte nazionali ed internazionali ossia Milano Linate. Per i voli intercontinentali diretti si fa riferimento, invece, all'aeroporto di Milano/Malpensa, distante 87 km. Oltre al capoluogo di provincia, Crema è il principale polo di gravitazione per il commercio, il lavoro, i servizi e le strutture burocratico-amministrative non disponibili sul posto. UN PO' DI STORIA: La tradizione lega la sua origine ai romani Piniano e Santa Melania, entrambi vissuti tra il IV e il V secolo, che distribuirono ai poveri i propri beni, compresi alcuni possedimenti in questa zona. Recenti scavi hanno confermato l'esistenza, già nel V secolo, di un insediamento di cui sono stati riportati alla luce gli edifici sacri e il PALATIUM; da quest'ultimo e dal benefattore Piniano sembra derivare il toponimo. Le fonti danno notizia di due distruzioni, rispettivamente intorno alla metà del X secolo e a quella del secolo successivo: della prima mancano testimonianze certe; la seconda è da considerarsi frutto delle lotte tra Milano e Pavia -alleatasi con quest'ultima, subì le conseguenze di una sconfitta inflitta alla città ticinese dal capoluogo lombardo-. Le fonti sono piuttosto avare di notizie riguardanti il periodo successivo: è ipotizzabile che, come molti altri borghi del cremasco, abbia subito, dal XV al XVIII secolo, la dominazione della repubblica di Venezia. Tra gli elementi di maggiore spicco del patrimonio storico-artistico vanno segnalati villa Marazzi, villa San Giovanni, a Scannabue (da far risalire al '700), i resti di una villa romana, cascine Capri e cascine Gandini. Per quanto riguarda l'architettura religiosa, di notevole interesse risultano la pieve di San Martino, risalente agli inizi dell'XI secolo, la chiesa di Sant'Antonio Abate e la parrocchiale di Santa Maria, entrambe situate nella parte settentrionale del territorio, e la chiesa parrocchiale di Scannabue.
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