1 Centesimo
VITTORIO EMANUELE III°
RE D'ITALIA
" Italia su Prora "
Lotto di 3 monete
n° 1 Zecca Roma 1914
n° 2 Zecca Roma 1916
Metallo: rame (Cu 960)
Diametro: mm. 15
Peso: 1 grammo
Contorno: liscio
Assi: alla francese
Il Regio Decreto n. 229 del 29 ottobre del 1908 dette l'avvio alla moneta da 1 centesimo, opera degli incisori Pietro Canonica e Evaristo Luigi Giorgi (Italia su Prora), moneta in rame e delle stesse dimensioni della precedente sempre da 1 centesimo opera di Filippo Speranza (Valore).
DRITTO
Semi busto del Re in uniforme a sinistra, intorno: VITTORIO. EMANVELE. III. RE. D'ITALIA
VERSO
Figura allegorica femminile simboleggiante l'Italia su di una nave con un ramoscello di ulivo nella mano destra. Sulla prua della nave R in rilievo (Roma), sulla fiancata le iniziali in incuso degli autori P.C.M. (Pietro Canonica) e (L.G.I.) Luigi Giorgi. In alto lungo il bordo CENT. 1. - (data).
Vittorio Emanuele III di Savoia, figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, nacque a Napoli l'11 novembre 1869 e morí ad Alessandria d'Egitto il 28 dicembre 1947. Fu Re d'Italia dal 1900 al 1946, Imperatore d'Etiopia dal 1936 al 1943 e Re d'Albania dal 1939 al 1943. Il suo nome completo era Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro.
Fu cultore di numerose discipline ma fu specialmente appassionato di studi storici, esperto di paleografia e diplomatica. È ricordato come collezionista di monete, fu autore di una monumentale opera in 20 volumi, il Corpus Nummorum Italicorum, dove sono classificate e descritte le monete e le zecche italiane. Lascerà l'opera incompiuta. Tuttavia grazie a questa passione è ricordato anche come il Re Numismatico.
Durante il suo lungo e travagliato regno l'Italia passa attraverso differenti fasi storiche (prima Guerra Mondiale e Fascismo) che segnano ampiamente la produzione di monete. Le monete precedenti alla Grande Guerra come modulo e peso si rifanno a quelle dei precedenti regnanti. Tuttavia viene rapidamente abbandonata quella monotonia stilistica che ha caratterizzato le monete di Vittorio Emanuele II e di Umberto I e che si può individuare solo nei tagli minori di inizio secolo. Prevale l'argento e gli stili si fanno subito molto eleganti e risentono degli influssi dell'Art Nouveau. Una seconda fase monetaria si può individuare nell'immediato dopo-guerra in cui i moduli vengono ridotti e in pratica spariscono i metalli preziosi nelle monete di maggior uso quotidiano. Alcune monete sono disegnate prendendo a riferimento antiche monete italiane. Man mano che il Fascismo e l'Autarchia prendono piede in Italia, la monetazione si fa sempre piú austera e abbonda di riferimenti al Regime; viene introdotto per la prima volta l'Acmonital nella produzione di monete.
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