LENIN E L'ITALIA
(Scritti e Discorsi) M. A. Kharlamova
Proletari di tutti i paesi unitevi!
Volume cartonato con sovracopertina LENIN E L' ITALIA, del 1971, Edizioni PROGRESS Mosca 1971, pagine 567, formato cm. 2,5X24,5
Stato di conservazione: OTTIMO come da immagini.
Lenin, pseudonimo di Vladimir; Ul'janov (Simbirsk, 22 aprile 1870 - Gorki Leninskie, 21 gennaio 1924) è stato un politico e rivoluzionario russo. Fu capo del partito bolscevico e presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo della Russia sovietica e poi dell'URSS.
Il padre, Il'ja Nikolaevi; (1831-1886), di religione ortodossa, era originario di Astrachan'; laureato in matematica col famoso professor Loba;evskij, uno dei fondatori delle geometrie non-euclidee, dal 1863 insegnò matematica e fisica nel ginnasio di Nižnij Novgorod, dove nello stesso anno conobbe e sposò Mar'ja Aleksandrovna Blank (1835-1916); nel 1869 accettò l'incarico di ispettore delle scuole elementari del governatorato di Simbirsk, e vi si trasferì con la moglie, già incinta di Vladimir, e con i due figli Anna (1864) e Aleksandr (1866-1887). Nel 1874 venne nominato direttore scolastico, col grado di consigliere di Stato e insignito dell'ordine di San Vladimiro, ottenendo l'inserimento nella piccola nobiltà e il diritto alla trasmissibilità del titolo.
La madre, figlia di un medico di origine tedesca appartenente alla comunità dei Tedeschi del Volga di Baronsk, luterana non praticante, allevò altri tre figli, Ol'ga (1872-1891), Dmitri (1875-1943) e Mar'ja (1878-1937).
Nel 1879 Vladimir è iscritto alla I classe ginnasiale, nel 1883 il fratello maggiore Aleksandr si iscrive all'Università di Pietroburgo per studiare scienze naturali; il 12 gennaio 1886 muore il padre.
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