Tipologia : Rustico/Casale
Superficie (mq) : 580
Stato : Da ristrutturare
Box/Posto auto : Box
Masseria a piano terra di circa 440 mq e 140 mq al primo piano. Terrazze al livello al primo piano 120 mq Cortile "aia" prospiscente il fabbricato, in gran parte pavimentato con basoli di pietra calcarea di circa 960 mq terreno agricolo adiacente di circa 1300 mq Giartino d'epoca, "conclusus", dotato di colonnato con pergolati e vialetti di circa 1100 mq Cisterna per la raccolta dell'acqua , arricchita da decori in pietra lavorata. N 2 pozzi dotazione di linea Enel superfice totale del terreno 4173 Per ulteriori foto www.dimorasalento.it Il territorio di Ugento è vasto e piuttosto variegato. L'ampiezza della costa va di pari passo con una considerevole estensione nell'entroterra, caratterizzata da un sistema di coltivazione intensivo soprattutto di ulivo e vite e da massiccia presenza di aree di pascolo. Nonostante la grande estensione, le aree urbane sono relativamente piccole, il che spiega la non alta densità demografica. Stratigraficamente il territorio è costituito da terreno vegetale e alternanze di calcari compatti (calcilutiti organogene), arenarie e calcareniti, terreni altamente permeabili e inclini a fenomeni carsici d'erosione (doline). Vista la totale mancanza di corsi d'acqua dolce superficiali, l'approvvigionamento idrico è dato dall'acquedotto pugliese e da pozzi artesiani. Una particolarità importante del territorio di Ugento è costituita dalla presenza dei bacini di bonifica. La zona in prossimità della costa è stata da sempre caratterizzata dalla presenza di vaste aree paludose e malsane. Nel 1927, l'istituzione del Consorzio di bonifica Ugento-Li Foggi permise di dare il via ai lavori di risanamento che consistettero principalmente nella costruzione di grandi bacini, collegati fra loro tramite canali e sfocianti in mare, che permisero il deflusso delle acque altrimenti stagnanti. Con il terreno di risulta furono colmate le zone di maggiore depressione, consentendo il recupero di vastissime aree in parte rimboschite a conifere e in parte destinate all'agricoltura (in quanto il bacino costituiva un'importante risorsa idrica per l'irrigazione) e soprattutto permettendo di debellare definitivamente la malaria.
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